L’assessore assicura la famiglia esclusa dalla graduatoria
ASSISI – “La famiglia Peruggio non è stata esclusa dalla graduatoria delle case popolari, si trova in posizione intermedia”: secca replica dell’assessore alle politiche sociali Moreno Massucci al collega di maggioranza Stefano Pastorelli (Lega Nord) che aveva citato il caso dei coniugi campani (che secondo il consigliere non avevano ottenuto una casa popolare per colpa di un punteggio basso dovuto a pochi giorni di mancata residenza nel comune di Assisi) quale esempio della necessità di rivedere i criteri di assegnazione. “Le domande per le case popolari – spiega Massucci – sono valutate da un’apposita commissione tecnica, che verifica la sussistenza dei requisiti previsti dalla legge, attribuendo un punteggio in base a determinate condizioni. Le case popolari – precisa l’assessore in riferimento alla richiesta di Pastorelli di dare la ‘precedenza’ alle necessità degli assisani – rappresentano un sostegno per le famiglie disagiate sostenuto con i soldi di tutti i contribuenti: l’accesso a tale beneficio deve avvenire nella massima trasparenza, nel rispetto delle regole esistenti e senza alcuna interferenza. Sempre più immigrati sono in fila per le case popolari ed avendo un minor reddito e un maggiore numero di figli, risultano favoriti dalle normative so- vracomunali esistenti. L’assegnazione (prevista dal regolamento comunale) di un maggior punteggio a quelle famiglie e o singoli, che risultano residenti nel Comune di Assisi da almeno 15 anni (un requisito che dà diritto a maggior punteggio rispetto a chi vi risiede da meno) vuole appunto essere un elemento a tutela del principio di appartenenza e radicamento nella comunità assisiate, a difesa della nostra identità culturale, per una migliore coesione sociale e sicurezza sociale”.
Corriere-2010-11-05-pag25
La Lega ci prova anche ad Assisi.
La Lega è il partito dei favoritismi (vedi il figlio di Bossi), e fa una “poliica” di accontentare il singolo e non la collettività. Ha risposto bene l’ass. Massucci su questo caso specifico: se i signori hanno diritto, avranno una casa. Se non hanno diritto, niente casa. La legge è legge.
PS: il prossimo anno i signori in questione saranno i primi degli aventi diritto (in quanto residenti da 15 anni e mezzo)