Bastia

I partiti si guardano allo specchio


Coalizioni alle prese con problemi di amalgama. Gli scenari

BASTIA UMBRA – Si apre un giallo intorno alle dichiarazioni del piddino Graziano Lombardi sul matrimonio tra Partito democratico e Margherita. Le parole raccolte e pubblicate ieri sul Corriere, di una certa rilevanza anche alla luce dell’avvenuta conferenza programmatica regionale del Pd, davano conto di un percorso di avvicinamento tra i due gruppi politici, che avrebbe dato i suoi frutti più maturi fra un paio di settimane. A questo proposito, il segretario del gruppo bastiolo dei superstiti rutelliani, Vitaliano Cristofani, puntualizza; “E’ iniziato un percorso di confronto, non ancora concluso, su alcune ipotesi necessarie per costruire a Bastia Umbra un Pd unitario e forte, che sia in grado di dare una significativa svolta politica nell’ambito del centrosinistra. Ora, ogni salto in avanti rischierebbe solo di vanificare l’impegno di quanti, con senso di responsabilità, stanno lavorando in modo costruttivo”. Insomma, ufficialmente massimo riserbo su una storia che porta già scritto un papabile lieto fine. D’altro canto anche il piddino Lombardi aveva parlato di “lavoro silenzioso”. Intanto rimane in piedi il dubbio della decisione finale del leader delle Liste Civiche, Rosella Aristei, apparentemente determinata a correre da sola e senza l’appoggio della coalizione di centrosinistra. Sulla strategia politica della quota rosa aleggiano curiosità, che ne mettono in dubbio l’autonomia e perfino una certa simpatia nei confronti del centrodestra. In merito, tanto si è detto su un possibile accordo sottobanco con Massimo Mantovani, leader locale del Pdl. Proprio fra pochi giorni il candidato di centrodestra, Stefano Ansideri, dovrebbe tenere una conferenza stampa, per svelare programma e linee guida che comporranno la campagna elettorale del suo schieramento. Probabile che sia proprio quella l’occasione per chiarire la posizione de La Destra, dura a sposare la coalizione di centrodestra, che vede per ora uniti sotto lo stesso nome Pdl, Udc e Repubblicani.
Alberta Gattucci

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