Bastia

I controlli sulle aree Pip fatti in tempi non sospetti

Parola di sindaco e assessore all’Urbanistica


La revoca a Roscini srl in mano all’avvocato


BASTIA UMBRA – La revoca del lotto della ditta Roscini Srl è in mano dell’avvocato Marchetti. Lombardi, Tabarrini e Antonini ribadiscono il lavoro di controllo sul Pip, Piano d’insediamento produttivo, finalizzato anche a prevenire eventuali speculazioni immobiliari. La conferenza stampa di ieri mattina è stata condotta con un messaggio chiaro, sebbene mai esplicitato: i controlli dell’amministrazione sono iniziati in tempi non sospetti, lontani quindi dalla vicenda che ha portato alle dimissioni del consigliere comunale e alle denunce del gruppo Forza Italia. A dimostrazione di questo i rappresentanti del governo avevano carte alla mano e soprattutto le date di tutti i passaggi svolti dall’inizio della verifica ad oggi. Tutto è iniziato il 28 febbraio 2007, quando l’avvocato Marco Marchetti è stato incaricato di seguire le eventuali problematiche connesse al Pip; la giunta il 21 marzo delibera le priorità da seguire nella verifica dell’attuazione del Pip, collocando al primo posto delle operazioni da svolgere con urgenza quella di individuare i soggetti che, in possesso di uno o più lotti, non avevano ancora proceduto alla costruzione di un proprio capannone. Ecco che dai risultati di questa inchiesta si scopre che quindici privati erano rimasti indietro e di questi, in seguito alle verifiche dell’amministrazione, dodici sono già partiti con la realizzazione del proprio progetto. Gli altri tre? “Due aziende si sono fatte vive e ci hanno chiesto dei tempi supplementari per recuperare la volontà iniziale” ha chiarito Tabarrini “la terza non si è ancora pronunciata, cosa che ci fa ipotizzare un certo disinteresse alle sorti del progetto”. Nel frattempo esistono anche gli altri cinquanta lotti su cui sembra che, almeno apparentemente tutto si svolga secondo le regole del piano d’insediamento produttivo, ma la faccenda si verificherà più tardi, solo quando le questioni prioritarie saranno risolte. “In pratica” spiega Tabarrini “crediamo necessario in primo luogo comprendere le difficoltà delle imprese, aiutarle a rimanere nel nostro territorio comunale e creare nuovi posti di lavoro. Il tutto senza creare sanatorie o rendere nessun provvedimento impugnabile”.
Alberta Gattucci

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