Bastia

I cittadini bocciano la piazza

Il sindaco Lombardi difende le proprie scelte a Ospedalicchio

BASTIA UMBRA – Da un lato si esulta, dall’altro si rimugina. Se parte dei comitati contrari alla variante del piano ex Deltafina cantano una relativa vittoria, gli abitanti della frazione ospedalicchiese sono rimasti con il naso storto. Il progetto, che l’amministrazione comunale ha commissionato all’architetto Monia Giacanella Bugiantella, continua a preoccupare i cittadini. A nulla sono servite le assemblee popolari con cui gli amministratori hanno tentato di condividere la volontà di rinnovamento a Ospedalicchio; la popolazione considera “specchio per le allodole” un modus operandi che “trasformerà il centro del paese nel piazzale di una stazione ferroviaria”. Deciso il commento del sindaco Francesco Lombardi: “Alla frazione di Ospedalicchio sono stati realizzati innumerevoli servizi a beneficio della cittadinanza, dall’ufficio delle poste alla sede distaccata della farmacia comunale. La giunta ha cercato di raccogliere più suggerimenti possibili per accontentare le esigenze della popolazione, ma anche la partecipazione rischia di diventare inefficienza se alla fine non si trova il bandolo della matassa”. Vale a dire, piazza Bruno Buozzi si farà. Il primo cittadino torna quindi a difendere l’operato della sua squadra e a deviare i riflettori sulla sua persona, quando la cittadinanza addita sempre più spesso il suo braccio destro, l’assessore ai lavori pubblici, Moreno Marchi. Quest’ultimo, che molti vogliono in lizza per la poltrona da sindaco, viene popolarmente ritenuto il pulpito da cui vengono le vere linee guida del governo e del Partito democratico in questo momento. Un ruolo difficile, aggravato dalla notizia bomba dello studio di una nuova variante al piano dell’area ex Deltafina. Tuttavia, il primo cittadino interpreta le mosse piddine a riguardo “un atto di un sobrio processo di ragionamento, che, in un momento come questo, dovrebbe essere preso a esempio da chi invece porta avanti inutili e sterili protagonismi”. Difficile quindi stabilire il giusto tempo, luogo e coinvolgimento del confronto democratico.
Alberta Gattucci

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