Bastia

Haber e Papaleo a Bastia «Miracoli e canzoni»

di SOFIA COLETTI


— BASTIA UMBRA —
UNA STRANA COPPIA si aggira nei teatri italiani con uno spettacolo fuori da tutti gli schemi e le previsioni. E’ quella formata da Alessandro Haber e Rocco Papaleo, mattatori indiscussi e travolgenti di «Miracoli e Canzoni — Two Men Show». Uno spettacolo che impasta prosa, musica dal vivo e cabaret per la regia di Giovanni Veronesi. Martedì 6 febbraio, alle 21.15 «Miracoli e Canzoni» sarà all’Esperia di Bastia, nel secondo appuntamento della stagione di prosa organizzata da Atmo e Comune. I biglietti vanno da 16 e 20 euro, informazioni allo 075/8011613 e 8000556. Nell’attesa i due attori raccontano con ironia e allegro istrionismo la loro nuova avventura.
Allora, come nasce questo «two men show»?
«Dall’esigenza di fare uno spettacolo comunicativo — inizia Papaleo — visto che ultimamente il teatro ha perso parecchio del suo appeal. Così abbiamo deciso di realizzare qualcosa di veramente alternativo alla proposta televisiva, uno spettacolo leggero, divertente ma non vuoto che spinga la gente a uscire di casa, la sera». «Però poi la cosa ci ha preso la mano — prosegue Haber — e ci siamo messi in gioco, a livello personale e artistico. Per questo lo show è davvero una bella sorpresa, che punta sull’interazione con il pubblico e lascia sempre spazio all’improvvisazione e alla novità. E’ una sorta di viaggio tra le varie disclipline dello spettacolo».
E la musica ha un ruolo fondamentale…
«Da anni faccio teatro e cinema e la gente mi conosce solo in queste vesti — spiega Haber —. Ma la musica è nel mio dna, ho tre dischi all’attivo e un’irresistibile voglia di cantare. Però so che il pubblico vuole sicurezze e non sarebbe mai venuto a vedere un mio concerto». «Così abbiamo deciso di unire le forze — è la volta di Papaleo — perché anch’io adoro la musica. Anzi, senza falsa modestia, mi considero un cantautore. L’anno scorso ho vinto il Festival Gaber».
E com’è il vostro spettacolo?
«Originalissimo, difficile da definire, spiazzante perfino per noi — è la risposta all’unisono —. E’ un po’ teatro, un po’ cabaret e un po’ concerto con la presenza sul palco di bravissimi musicisti. Noi cantiamo canzoni celeberrime e raccontiamo la nostra vita in maniera romanzata, con i sogni, i ricordi ma anche le idiosincrasie dell’uomo normale. E’ uno spettacolo comico e divertente, sincero e profondo».
La regia è di Veronesi..
«E lui ha uno stile e un tocco unici, da autore di commedia dove la risata popolare si unisce al guizzo poetico e allo sguardo amaro. Tra l’altro — aggiunge Papaleo — lo considero il mio talent scout cinematografico e sono davvero contento del successo del suo “Manuale d’amore 2″».
Ma voi due da quanto tempo vi conoscete e lavorate insieme?
«Da almeno 15 anni, con due film di Pieraccioni, “I laureati” e “Il paradiso all’improvviso” e lo spettacolo “Aria di famiglia — spiega Papaleo —. Forse stavolta avrei dovuto rinunciare perché lui è insopportabile, scomodo e spigoloso. Ma in scena mi ripaga con un talento unico e assoluto». «Non sono certo una persona facile — ammette Haber — ma tra noi c’è una stima enorme. Il fatto è che siamo diversissimi, praticamente agli antipodi. Messi insieme saremmo l’uomo perfetto». 
 

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