Bastia

Grifo-Bastia, sfida tra deluse “Ecco l’ora della rinascita”

Coppa Italia d’Eccellenza Pifarotti: “E’ importante ritrovare gioco, fiducia e vittoria”

Cocciari sceglie il silenzio e attende i fatti sul campo: “Scusate, ma si è parlato sin troppo”
Per il tecnico, che sta imparando a conoscere la squadra, è una sfida al passato. Formazione:pronto qualche cambio

di ROBERTO BARBACCI

PONTENUOVO – È il giorno del riscatto, del nuovo sole che sorge sopra Pontenuovo: contro il Bastia, nella prima gara del girone a tre di semifinale, è tempo di cambiare orizzonti. Di riprendere quella corsa soltanto immaginata in estate, ma che in un settembre nero condito da un terribile zero alla casella “vittorie conquistate” si è fatta pesante, affaticata. Cocciari non parla, aspetta che sia il campo a farlo per lui. “Chiedo scusa a tutti, ma si son dette tante, anzi troppe cose in questi ultimi giorni”, si limita a dire l’ex tecnico bastiolo. E sembra quasi uno scherzo del destino l’incrocio che oggi gli si pone dinanzi. Ma a Cocciari la sfida col passato servirà per capire meglio in che modo potrà riportare la Grifo-PonteTorgiano nei quartieri nobili dell’Eccellenza. E soprattutto per ipotecare un passaggio del turno che alla dirigenza interessa, eccome.
TESTA ALLA COPPA –
“Abbiamo tutti bene a mente cosa è riuscito a fare il Castel Rigone lo scorso anno”, ammette Riccardo Pifarotti. L’avvento di Cocciari gli ha fatto ritrovare una maglia da titolare e adesso il portiere eugubino se la vuole cucire addosso: “Tengo a precisare che con Cucco non c’è stata alcuna frizione. La sua idea era quella di sfruttare il fuoriquota in porta per poter avere maggiore libertà di scelta tra i 10 uomini di mandare in campo. Siamo una squadra e ogni decisione va accettata serenamente. Adesso con Cocciari le cose sono cambiate, ma io ho soltanto il dovere di farmi trovare pronto”. E oltre che nelle scelte tecniche Pifarotti confida che a cambiare siano anche le operazioni in campo: “Abbiamo attraversato un periodo difficile, ma nel calcio non c’è nulla di scontato. Paghiamo qualche infortunio di troppo e anche un po’ di sfortuna. Quel che è certo è che l’Eccellenza è un torneo tosto, meno tecnico rispetto al passato ma pur sempre livellato e pieno di squadre esperte e smaliziate. Conosciamo il nostro valore ed è innegabile che sin qui abbiamo fatto meno rispetto a quanto avremmo potuto fare, ma la verità è che siamo sempre rimasti tranquilli e il gruppo è più solido che mai”. La gara col Bastia, per quanto proiettata su un altro binario, servirà anche per riscoprire certezze sin qui finite nel dimenticatoio: “Teniamo alla Coppa e sappiamo che il Bastia è una brutta gatta da pelare. Mi fa piacere incontrare Emanuele Francioni, un ragazzo impagabile con il quale ho condiviso una mezza stagione nelle giovanili del Gubbio, ma oggi per noi è troppo importante ritrovare gioco, risultato e fiducia”.

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