BASTIA UMBRA VIOLAZIONE DELLE NORME DI SICUREZZA E PERSONALE NON A NORMA
— BASTIA UMBRA — TROPPI INFORTUNI sul lavoro, eccessiva trascuratezza e scarsa attenzione sia da parte delle imprese che dei lavoratori. Questi i motivi alla base dei controlli sempre più frequenti nei cantieri e nei luoghi di lavoro. In uno di questi interventi in uno stabilimento industriale di Bastia in ristrutturazione sono state rilevate numerose e gravi illegalità per le quali i carabinieri hanno denunciato il titolare dell’impresa esecutrice dei lavori per violazione delle norme di sicurezza sul lavoro. La stessa impresa è stata sanzionata con un’ammenda per aver impiegato un dipendente non in regola. E’ il bilancio di un’operazione condotta dai militari della Compagnia carabinieri di Assisi, in collaborazione con i funzionari della direzione territoriale del lavoro di Perugia e con i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro dell’Arma e del Nucleo operativo Ecologico di Perugia.  IL SERVIZIO, mirato al contrasto delle violazioni della normativa in materia di lavoro e di sicurezza sui cantieri, ha dato i suoi effetti, in particolare nelle verifiche effettuate nell’opificio industriale dove erano in corso lavori di ristrutturazione. Vi operavano più imprese, ma le sanzioni sono scattate per una di queste, un’azienda di origine campana a carico della quale sono state rilevate diverse situazioni di rischio per i lavoratori: dalla presenza di un ponte mobile non a norma, al mancato utilizzo da parte di qualche operaio delle previste precauzioni per evitare cadute dai ponteggi, alla recinzione risultata non idonea ad impedire l’accesso di estranei. Inoltre, il cantiere era privo della segnaletica di sicurezza sul lavoro. LE ALTRE due imprese locali, operanti nello stesso cantiere, sono risultate in regola. Il legale rappresentante dell’azienda incaricata dei lavori edili è stato deferito alla magistratura per violazione delle norme di sicurezza sul lavoro. Nel corso dei controlli sono stati identificati una quindicina di lavoratori dell’azienda, di cui un dipendente «in nero». Per questa violazione è scattata una sanzione amministrativa di seimila euro.

di MASSIMO STANGONI

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