Bastia

Governo, il futuro passa per Bastia

Convention Fli L’intervsta a Bocchiino: : “Due anime?
Al nostro interno siamo uniti, ma ci sono diverse sensibilità in base agli incarichi”
Oggi si apre l’assemblea, Fini copre le carte
PERUGIA – Per una volta il centro del mondo, notoriamente rivendicato da Foligno, si sposta 25 km più a nord. Almeno il centro della politica italiana, per due giorni, sarà infatti ad Umbriafiere di Bastia Umbra

, dove oggi si apre la convention di Futuro e libertà. Un’assemblea nella quale la formazione politica creata da Gianfranco Fini presenterà il proprio Manifesto. Anche se l’attenzione di tutti, da destra a sinistra, è concentrata sul discorso di domani del presidente della Camera, al termine del quale si conoscerà anche la sorte del Governo. Il Pd cerca in Fini l’alleato inatteso alla vigilia, in grado di dare la spallata al Cavaliere. Il Pdl segue il tutto fingendo disinteresse e mostrando sicurezza; difficile, comunque, celare la rabbia per quello che viene giudicato un tradimento.
Fini copre le carte sullo strappo. L’aria rassegnata delle colombe, al termine del vertice che Fini ha avuto con il board di Fli, dice tutto ciò che si può dire alla vigilia della convention. E se a Mirabello Fini aveva lanciato l’opa ostile sul Pdl, è chiaro a tutti che dalla rossa Umbria non potrà che alzare l’asticella. Del resto, il patto di legislatura proposto da Berlusconi è stato bollato da Fini come “deludente, tardivo e senza prospettiva”. Un messaggio chiaro ai pontieri di Fli che non vogliono lo strappo col Pdl. Anche se Fini ieri, dopo aver ascoltato tutti, ha detto che non anticiperà le sue conclusioni fino a domani, quando farà “inequivocabili considerazioni”. “Ho le idee abbastanza chiare – ha assicurato – e credo di poter tirare le somme e conciliare le vostre posizioni”. Per un partito che nasce, la coesione è fondamentale. Ecco perché ha ribadito che in Umbria “non ci sarà una partita tra i falchi e le colombe. Vinciamo tutti se restiamo uniti”.
Quanto ai contenuti del suo discorso, c’è chi preconizza un attacco al Cavaliere, con toni duri anche sul Ruby-gate ma senza rotture formali. E chi, come Viespoli, punta su una “road map programmatica” futurista con tanto di tempistica, da affiancare ai 5 punti del programma.
Note di Morricone e scenografie. L’immancabile Inno di Mameli, da suonare all’apertura dei lavori, ma anche le musiche di Ennio Morricone. E’ questa la colonna sonora scelta dagli organizzatori. La convention vera e propria si svolgerà in due padiglioni del centro fieristico, mentre in un terzo sarà allestita la sala stampa. “Abbiamo dovuto cambiare la sede nell’arco di 15 giorni – spiega il coordinatore di Fli dell’Umbria, Franco Zaffini – perchè abbiamo capito dalle adesioni che arrivavano in rete che nella sede inizialmente scelta, il centro Quattrotorri, non ci si entrava. Abbiamo quindi spostato l’appuntamento ad Umbriafiere”. Dove sono attesi 4.500delegati. Il lancio del Manifesto politico avverà con un evento multimediale “molto scenografico ed evocativo”, annunciano gli organizzatori. Poi si andrà a oltranza, fino a tarda notte.
Parla Bocchino. Ieri il capo-gruppo di Fli alla Camera, Italo Bocchino, a Perugia, ci ha rilasciato un’intervista.
La convention dovrà indicare quali delle due anime, tra possibilisti e oltranzisti, detterà la linea di Fli?
“Non c’è alcuna divisione all’interno di Fli. Questo non è un congresso, ma una convention nella quale si offrirà una linea. Può esserci una diversa sensibilità tra chi ha incarichi di Governo e chi siede in parlamento. Cosa che, del resto, c’è anche nel Pdl. Ma al di là delle parole, nelle votazioni abbiamo mostrato un’indubbia compattezza”.
Come sul voto sulla Finanziaria con il quale è stato messo sotto il Governo giovedì?
“Quel voto ha avuto due effetti positivi: non consentire a Tremonti di saccheggiare 8 miliardi destinati al Sud e ridare un miliardo di euro all’Università. Abbiamo fatto un bene all’Italia”.
Cosa rispondete a chi dice che la vostra ribellione al Capo è stata tardiva?
“Il progetto era far nascere il Pdl, un partito pluralista che doveva discutere con l’alleato Lega Nord. Berlusconi ha deciso di farne un partito singolare che tratta con Bossi. Sottovalutando evidentemente, Gianfranco Fini Un grave errore”.
Ma alla fine, cosa chiede Fli? “Il nostro obiettivo è che il Governo duri per tutta la legislatura e che governi chi ha vinto. Ma governare non è solo un diritto, come pensa Berlusconi, ma un dovere. Per questo chiediamo che venga rispettato il programma, il nostro Vangelo: riforma del fisco, università, piano per il sud. Quale leader non vorrebbe avere un alleato così?”.

di MASSIMO SBARDELLA

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