Il giudice emette l’obbligo di dimora. Ma il giovane non parla
LA LITE E’ avvenuta in un locale durante un torneo di «beer pong»
PERUGIA – AVEVA strappato un pezzo di orecchio a morsi ad un ragazzo in un bar e adesso il giovane, 27 anni, di Bastia, è stato sottoposto a obbligo di dimora nel comune – con divieto ad uscire nelle ore serali – per ordine del giudice Alberto Avenoso.
L’accusa, nei suoi confronti, è quella di lesioni gravi ed aggravate. Ma davanti al gip che lo interrogava, il giovane – difeso dall’avvocato Nadia Trappolini – si è avvalso della facoltà di non rispondere. Alla base delle indagini svolte dai carabinieri della compagnia di Assisi il video ripreso dalle telecamere a circuito chiuso.
LA STORIA è agghiacciante e risale a metà settembre scorso. Impossibile non ricordare il ben più celebre episodio di Mike Tyson. Secondo i frame del video l’indagato avrebbe si sarebbe prima avventato contro la vittima e poi con la bocca sull’orecchio. A fare da teatro all’aggressione, un bar di Bastia Umbra, dove si disputava un torneo di ‘beer pong’. Attorno ai tavoli una cinquantina di spettatori. Stando al racconto della vittima, uno studente 23enne originario di Assisi, mentre lui stava giocando in doppio con un amico l’aggressore avrebbe iniziato a sfidarlo. «Tu non sai chi sono io». E poi a chiedere 50 euro se non avesse fatto punto. Fino a quando l’aggressore, che il denunciante sostiene di non conoscere, gli chiese insistemente di consegnargli la pallina. «Gliela consegnavo scuotendo la testa – è il racconto – in segno di disapprovazione. A quel punto, in maniera del tutto repentina l’uomo si sarebbe scagliato contro il 23enne con violentissimi pugni al volto. Per il giovane, poi, un dolore fortissimo all’orecchio sinistro. In terra un avventore del locale raccoglierà una parte strappata dell’orecchio del ragazzo e la metterà in un bicchiere pieno di ghiaccio da consegnare ai medici del 118. Emessa una prognosi di 40 giorni. La vittima è assistita dagli avvocati Luca Maori e Delfo Berretti.
Erika Pontini
L’accusa, nei suoi confronti, è quella di lesioni gravi ed aggravate. Ma davanti al gip che lo interrogava, il giovane – difeso dall’avvocato Nadia Trappolini – si è avvalso della facoltà di non rispondere. Alla base delle indagini svolte dai carabinieri della compagnia di Assisi il video ripreso dalle telecamere a circuito chiuso.
LA STORIA è agghiacciante e risale a metà settembre scorso. Impossibile non ricordare il ben più celebre episodio di Mike Tyson. Secondo i frame del video l’indagato avrebbe si sarebbe prima avventato contro la vittima e poi con la bocca sull’orecchio. A fare da teatro all’aggressione, un bar di Bastia Umbra, dove si disputava un torneo di ‘beer pong’. Attorno ai tavoli una cinquantina di spettatori. Stando al racconto della vittima, uno studente 23enne originario di Assisi, mentre lui stava giocando in doppio con un amico l’aggressore avrebbe iniziato a sfidarlo. «Tu non sai chi sono io». E poi a chiedere 50 euro se non avesse fatto punto. Fino a quando l’aggressore, che il denunciante sostiene di non conoscere, gli chiese insistemente di consegnargli la pallina. «Gliela consegnavo scuotendo la testa – è il racconto – in segno di disapprovazione. A quel punto, in maniera del tutto repentina l’uomo si sarebbe scagliato contro il 23enne con violentissimi pugni al volto. Per il giovane, poi, un dolore fortissimo all’orecchio sinistro. In terra un avventore del locale raccoglierà una parte strappata dell’orecchio del ragazzo e la metterà in un bicchiere pieno di ghiaccio da consegnare ai medici del 118. Emessa una prognosi di 40 giorni. La vittima è assistita dagli avvocati Luca Maori e Delfo Berretti.
Erika Pontini
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