Ballerino di Bastia Umbra ha dovuto difendersi dall’accusa di guida senza patente e sotto l’effetto di stupefacenti
Un ballerino è stato accusato di guida senza patente e sotto l’effetto di droghe ma al volante c’era un uomo che si è finto lui
Vicenda incredibile A ristabilire la verità dei fatti l’intervento dell’avvocato Abeltino che ha ottenuto
l’assoluzione
di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA Processato e condannato senza saperlo: è l’assurda vicenda, a metà tra Kafka e Pirandello, che ha visto protagonista un ballerino professionista di Riccione, socio di una società sportiva con sede legale a Bastia Umbra. Ed è proprio un avvocato bastiolo, Gian Marco Abeltino, che ha fatto sì che l’uomo fosse assolto in sede di revisione del processo. Il ballerino, ha ricevuto nel febbraio di un anno fa una intimazione di pagamento da parte della Agenzia delle entrate – Riscossione di Rimini, scoprendo così l’esistenza di un fermo amministrativo sulla propria autovettura e una cartella di pagamento da oltre 2.000 euro relativa a un provvedimento di condanna emesso in sede penale dal Tribunale di Modena.
L’uomo si è subito rivolto all’avvocato Abeltino che, recatosi a Modena, ha scoperto una vicenda a dir poco surreale: il suo assistito era stato condannato per guida senza patente e in stato di alterazione da sostanze stupefacenti. Tutto risale al 2009: la persona assistita dal legale bastiolo effettivamente risiedeva a Modena dove lavorava come operaio specializzato e dove il 16 febbraio di quindici anni fa sarebbe stato fermato dalla municipale di quel Comune. In realtà a essere fermato è stato un cittadino libanese che, alla guida della autovettura della propria fidanzata, dopo aver assunto della droga, senza patente e senza documenti si è finto il ballerino, che conosceva di vista. L’uomo ha dato l’indirizzo dell’incolpevole protagonista, eleggendo come domicilio la residenza della propria fidanzata, in modo tale da impedire al povero malcapitato, che abitava a qualche isolato di distanza, di rendersi conto di ciò che stava accadendo. Neanche la municipale di Modena avrebbe effettuato alcun tipo di accertamento, prendendo per buone le dichiarazioni del fermato e verificando solo che all’indirizzo fornito dal giovane libanese risiedeva la persona fermata. L’avvocato nominato d’ufficio non ha mai avuto notizia del procedimento fin quando è stato contattato dall’avvocato Abeltino, mentre il ballerino, venuto a sapere che c’era qualcuno che fingeva di essere lui, ha prima segnato alla municipale di Modena quanto accaduto e poi denunciato i fatti ai carabinieri. Ma nonostante tutto l’uomo è stato condannato “a sua insaputa”, dal momento che tutti gli atti del processo sono stati notificati al domicilio della fidanzata del vero colpevole. E proprio l’ex fidanzata dell’uomo e anche le indagini difensive condotte ai sensi dell’art. 391 bisc.p.p. dall’avvocato Abeltino, hanno permesso di chiarire la vicenda di fronte magistrati di Ancona, nell’ambito del giudizio di revisione. A metà gennaio c’è stato il lieto fine, quando la Corte di Appello di Ancona ha assolto il ballerino per non aver commesso il fatto.
NELLA FOTO Avvocato Gian Marco Abeltino è il legale che ha assistito il ballerino e che ha ottenuto per lui l’assoluzione per non aver commesso il fatto
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