Dopo il trasferimento dell’edicola in un luogo aperto al traffico si torna a denunciare il problema dell’isolamento e viene sottolineata la necessità di una rivitalizzazione
UMBERTIDE Anche l’edicola ha lasciato piazza Matteotti e il centro storico è sempre più impoverito. Dopo la dipartita dell’ennesimo servizio dalla piazza principale, si è levata una protesta sostanziata con un atto ironico:lumini e fiori, come a un funerale, sono stati posti nel luogo dove aveva sede l’edicola. La polizia municipale ha fatto rimuovere i lumini affermando che la protesta era di cattivo gusto. Al che qualche commerciante ha ribattuto che di cattivo gusto era ridurre il centro storico nello stato in cui si trova. Altri hanno preso carta e penna e ci hanno inviato la seguente missiva: “Passa il tempo e giovani e meno giovani -affermano alcuni commercianti del centro storico – sono sempre più scoraggiati dalla situazione che circonda il centro storico. I giorni si susseguono, uno dietro l’altro, e ogni volta l’affacciarsi dalle nostre finestre e dalle porte dei nostri negozi diventa una desolazione. Sempre meno esercizi, sempre più saracinesche abbassate. Ma possibile, ci chiediamo, che dalle finestre dove sventola alta la nostra bandiera non si avverta la stessa triste sensazione? Possibile che nessuno voglia far niente per noi? C’è crisi, va bene, ma infierire ci fa sentire ancora più soli. Il centro storico è off limits per le auto, tutto rimane immobile, un panorama fermo a 30 anni fa. Ma in 30 anni le cose sono cambiate tutt’intorno e da questa cartolina ingiallita le voci che gridano innovazioni non si ascoltano mai. La legalizzazione delle licenze e le altre tasse stanno facendo chiudere tutti. Ma quando tutto questo finirà, ci chiediamo, quale soddisfazione potrà mai dare questa cartolina trentennale? Forse le nostre sono solo chiacchiere, solo uno sfogo o forse siamo solo stanchi di sentire promesse di nuova illuminazione, nuovi parcheggi. Ma tutt’intorno la vita è scorsa. Bastia, Foligno, Perugia hanno deciso di aggiornare la cartolina che da bianco e nero si è trasformata in colori vivaci.
Hanno deciso di riaprire i centri storici al traffico e questi hanno ripreso vita, permettendo agli abitanti e ai commercianti di poter almeno sperare”.
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