Bastia

Gli intrighi per una fascia

Il prossimo anno Bastia va al voto Coalizioni agitate e prime ipotesi

Lotta al coltello-Nel centrodestra si profila una scontro a due: il Pdl compatto su Ansideri mentre Fratelli d’Italia punterebbe su Livieri

di LUCIO FONTANA
BASTIA UMBRA – I candidati a sindaco? Nella primavera del prossimo anno si va al voto e le grandi manovre sono già partite. Molti giochi di sponda che si vanno delineando nel campo del centrodestra e in quello di centrosinistra.
I tempi in politica sono quasi tutto e le scelte per essere efficaci devono essere sempre anticipate: per questo a un anno o poco più dalla fine della legislatura ognuno ha iniziato a fare i conti in casa propria. Ma vediamo come stanno le cose ad oggi, partendo dalla maggioranza di centrodestra.
La riconferma. Nel Pdl, nonostante qualche manovra diversiva e alcuni malumori sparsi, la ricandidatura del sindaco Stefano Ansideri non viene messa seriamente in discussione: il gruppo degli assessori, a partire da quello all’Urbanistica Francesco Fratellini, è compatto sull’ipotesi di andare alla sfida elettorale giocando la stessa carta che ha permesso al centrodestra di espugnare la roccaforte storicamente rossa di Bastia. Squadra che vince, difficilmente si cambia. Non di poco conto sarà l’atteggiamento che terrà in questa partita l’attuale consigliere regionale Pdl, Massimo Mantovani.
Quest’ultimo è considerato un po’ da tutti il vero regista dell’operazione che ha portato Ansideri alla candidatura e poi alla vittoria e per questo già molti occhi sono puntati sulle sue mosse. Fino ad oggi, Mantovani, si è sempre distinto per un appoggio fattivo alla Giunta e in tutti i momenti di difficoltà (vedi l’uscita dalla Giunta di Luca Livieri) ha cercato di porsi come arbitro e paciere. Difficilmente cambierà atteggiamento.
Se il quadro non dovesse subire degli scossoni anche Udc e liste civiche si accoderebbero a sostegno della ricandidatura di Ansideri. Il duello. Dunque, per Ansideri nessuno competitore nel campo del centrodestra? Ad occhio e croce la neonata formazione di Giorgia Meloni e Guido Crosetto, Fratelli d’Italia, giocherà le sue carte e altrettanto sicuramente concentrerà i suo sforzi proprio sull’ex assessore Luca Livieti, che è stato candidato anche alla Camera. L’uscita di Livieri, fedelissimo di Mantovani, dalla Giunta e dal Pdl è stata accompagnata da dure polemiche politiche e personali e con molta probabilità la conta alle urne sarà il modo per regolare queste ruggini. Questo per quanto riguarda il campo del centrodestra, ma le grandi manovre interessano anche il centrosinistra.
La scelta. E gli occhi sono tutti puntati sul Partito democratico, dove il coordinatore comunale Vannio Brozzi sta cercando la quadratura del cerchio. Alcuni giorni fa si è riunito il coordinamento comunale per fate il punto della situazione: la partita è apertissima e nessuno vuole scoprire le carte. Tra i possibili papabili si fanno i nomi dello stesso Brozzi, per lui sarebbe un ritorno dato che ha già indossato la fascia tricolore, ma anche di alcuni esponenti provenienti dal mondo delle professioni: molto dipenderà dal grado di coesione del gruppo consiliare e del partito. Per gli equilibri interni non sarà ininfluente l’atteggiamento che terranno sul dossier candidato a sindaco i consiglieri uscenti Erigo Pecci e Antonio Criscuolo. Il centrosinistra bastiolo, basta vedere le ultime elezioni, è notorio per l’alto tasso di litigiosità interna. Partita interna tutta da osservare. E che si preannuncia con non pochi brividi.
La variabile. E la sinistra radicale? Secondo molti osservatori, Rifondazione alla fine piazzerà un suo candidato a sindaco e non è escluso che altrettanto possano fare i vendoliani di Sinistra e libertà. Per tutti, la partita è appena iniziata. E si preannuncia durissima.

 

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