Bastia

Gli immigrati superano quota duemila

In testa presenze dall’Est e Ucraina


BASTIA UMBRA – Sono 2.069 gli stranieri che risiedono a Bastia Umbra. Di questi, 957 sono ma schi e 1112 femmine. Questi i dal relativi al 2008. Le persone chi hanno scelto la cittadina bastioli per vivere e lavorare provengono principalmente da Romania, Polonia, Albania, Ucraina, Moldavia Marocco e Equador. Dati significativi, che trovano un loro riscontri concreto anche tra le statistiche riportate dallo sportello del lavoro di Bastia Umbra. L’80% degli utenti che si recano presso il servizio è composta da cittadini stranieri. Le donne extra-comunitarie fino a poco tempo fa erano impiegate nell’assistenza agli anziani o agli infermi e, spesso, erano domiciliate presso la stessa casa dei datori di lavoro. Ora, invece, prediligono intraprendere delle occupazioni retribuite a ore. Questa inversione di tendenza è la naturale conseguenza un fatto: dopo anni di perlustrazione, molle donne extra-comunitari si sono fatte raggiungere dalle proprie famiglie. Per questo, mentre una volta alloggiavano spesso presso i propri datori di lavoro, preferiscono condividere l’abitazione con i propri cari. Il lavoro viene quindi separato dalla vita privati nonostante romene e ucraine preferiscano ancora a non scindere professione e domicilio. Per gli uomini la situazione e diversa. Gli extra-comunitari di sesso maschile sono spesso occupati nel campo dell’edilizia, soprattutto i cittadini originari del nord Africa, ma anche nell’ambito dei trasporti pesanti. Altri impieghi per i quali sono richiesti uomini stranieri sono legati ai lavori stagionali agricoli e alberghieri. Questa la situazione legata all’offerta lavorativa che viene proposta agli stranieri, cui si legano tutta una serie di iniziative sociali, che, da sempre, contraddistinguono il comune di Bastia Umbra, per avanguardia e lungimiranza. Tra questi ci sono i corsi di lingua italiana, il servizio di alfabetizzazione per gli alunni stranieri, l’orientamento e la consulenza per gli immigrati e la consulta comunale dei cittadini stranieri, extra europei e apolidi. Ora, in tempi di campagna elettorale, tempi cui si sommano l’attuale crisi economica e l’aumento demografico della cittadinanza extra europea, in molti si aspettano programmi elettorali che includano il futuro di tante persone bastiole di adozione. Alberta Gattucci

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