SI PREDILIGE lo scontro verbale e la polemica al confronto politico, tanto che gli argomenti sul tappeto non entusiasmano l’opinione pubblica. Eppure, quello sollevato da Forza Italia, che per questo motivo ha abbandonato l’aula nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, investe il corretto funzionamento della politica e quindi della democrazia. Si tratta dei tempi concessi alle minoranze per la consultazione degli atti prima dell’esame finale nell’assemblea consiliare. Alla denuncia dei forzisti, sono state diffuse voci secondo le quali per primi sarebbero i rappresentanti di Fi a disertare le commissioni permanenti. «Intervengo — sottolinea il consigliere azzurro Antonio Bagnetti — per fare un po’ di chiarezza. Rigetto con fermezza tali dichiarazioni e sfido chiunque, prove alla mano, a sostenere il contrario». «Non so da quale voce di palazzo sia giunta la notizia secondo la quale la seduta della Commissione è stata annullata e rimandata a causa dell’assenza dei consiglieri di Fi. Nella Prima commissione, sono io a rappresentare Fi ed ero presente insieme ai consiglieri Caleri, De Santis, Ciotti e, successivamente, Furiani. Più volte il nostro gruppo ha rivendicato il diritto ad avere informazioni ed atti in tempo utile per espletare il proprio mandato». «Visto che tale diritto viene sistematicamente negato – conclude Bagnetti – non possiamo che deplorare il comportamento arrogante della maggioranza».
FIBRILLAZIONI anche nel nuovo Partito democratico il cui portavoce Graziano Lombardi ha dovuto precisare che il Pd è guidato dal comitato organizzatore formato da 25 persone che collegialmente operano per l’organizzazione dello stesso, e non come annunciato all’indomani della prima assemblea, da un gruppo di soli 4 membri.
m.s.
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