Il sindaco replica con un no all’utilizzo di dipendenti comunali e si al pagamento delle spese della sede 

ASSISI “Il Comune faccia di più, impegnando il proprio personale”.Lo chiedono gli avvocati del comprensorio Assisi-Bastia Umbra- Bettona-Valfabbrica (costituitisi in un comitato spontaneo per la giustizia di prossimità),ma il sindaco Claudio Ricci risponde “no”, pur assicurando che il giudice di pace non chiuderà. “Lo sforzo di mantenere l’ufficio del giudice di pace, dividendo le spese con il governo nazionale per non gravare sui cittadini,è encomiabile,ma-spiega il portavoce del Comitato, avvocato Franco Matarangolo – laddove non sortisca effetto,come appare dall’ultimo decreto e messo dal ministero,si impone un cambio di rotta, con la scelta di accollarsi anche il compito di destinare all’ufficio giudiziario le poche unità di personale necessarie, che possono essere distolte da qualche servizio di rappresentanza o dagli esuberanti staff di sindaci e dassessori”. “Le due amministrazioni sono disposte ad accollarsi i i costi di gestione della sede ma non quelli del personale(era una delle opzioni previste) che sarebbero molto alti e difficilmente compatibili con il bilancio comunale”, replica il sindaco Ricci, secondo cui “questa impostazione(sì alle spese della sede,no al personale) sarà mantenuta dal Comunee,qualora il Ministero non addivenisse rapidamente all’approvazione,faremo ricorso in ogni sede consentita, anche con azioni di protesta plateali e incisive”.
Dal canto loro,invece,gli avvocati ricordano come“la recente soppressione delle sezione distaccata del Tribunale ha fatto toccare con mano a tutti quanto si siano dilatati i tempi,già biblici da soli, per ottenere i provvedimenti giudiziari:sappiano i cittadini che se oggi un semplice decreto ingiuntivo può essere rilasciato nel giro di qualche settimana – scrivono gli avvocati-nel prossimo futuro dovranno attendere dei mesi. Allo ra potranno ringraziare amministratori poco avveduti,che preferiscono compiere scelte propagandistiche,piuttosto che andare incontro ai veri bisogni dei cittadini,che sono la salute,la sicurezza e la giustizia”. Insomma pare di capire che la sola protesta anche se eclatante rischia di non portare giovamento ed anzi di far perdere l’ufficio del Giudice di Pace.

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