Bastia

Gli artigiani chiedono al Comune di non aumentare le imposte locali

Confronto a tutto tondo fra Cna e sindaco Ansideri
I presidenti Cozzali e Sarnari hanno avanzato una serie di proposte
L’auspicio vero è che le tasse restino bloccate anche per il 2012

BASTIA UMBRA – “La Tarsu non deve aumentare nemmeno il prossimo anno. Si ricorra al cottimo fiduciario e alla trattativa privata. Si eviti di essere esattori. Bene agli interventi di riqualificazione su piazza Togliatti, area ex Franchi e viabilità”; sono queste le dichiarazioni in cui si potrebbe estremamente riassumere ciò che gli esponenti Cna, il rappresentante locale Antonello Cozzali e quello provinciale Daniele Sarnari, hanno manifestato all’amministrazione Ansideri nel corso di un recente incontro.Il primo cittadino di Bastia Umbra, da parte sua, ha sottolineato che non è nelle sue intenzioni aumentare la tassa sui rifiuti, a meno di sorprese da parte della manovra finanziaria nazionale, ma, soprattutto, ha ribadito che, sempre di più, pubblico e privato dovranno dialogare e individuare soluzioni comuni che si dirigano verso lo sviluppo territoriale.
“Apprezziamo il fatto che il comune bastiolo abbia eliminato alcune imposte e non abbia aumentato la Tarsu per l’anno in corso – ha approfondito il presidente locale Cna Cozzali – ma su quest’ultima dobbiamo constatare che la tariffa applicata è tra le più alte della regione. Di fronte ai tagli dei trasferimenti statali, non vorremmo che si corresse ai ripari con l’aumento della tassazione. Tutto ciò può essere evitato attraverso un contenimento dei costi delle amministrazioni locali, con una razionalizzazione dei servizi pubblici. Chiediamo quindi al sindaco di bloccare l’aumento delle tasse anche per l’anno prossimo. Inoltre, sul fronte della lotta all’evasione fiscale, chiediamo che il Comune non si trasformi in un esattore. Da oltre un anno la Cna ha avviato una campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo, ma se in Italia si vuole fare una vera lotta contro l’evasione dovremmo innanzitutto vietare la creazione di società all’estero. Non sono sicuramente stati gli artigiani e i piccoli imprenditori a ususfruire dello scudo fiscale per il rientro dei capitali”.

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