Fine delle corse in strada
di ADRIANO CIOCI
BASTIA – Gli atleti delle società Athlon e Asalb potranno abbandonare la strada, ora luogo di allenamento, e correre finalmente intorno ad una vera pista. Ma la notizia che il Consiglio Comunale, nell’ultima seduta, ha licenziato un preliminare progetto di megastruttura per gli sportivi dell’atletica leggera, non crea troppe illusioni. «Potrebbe trattarsi di un colpo di coda o di propaganda elettorale – dice Gianni Bratti, direttore dell’Asalb – ma se ciò non fosse, spero almeno che la somma venga spesa esclusivamente per l’atletica e non per sovvenzionare ulteriori lavori per il calcio, 35 anni di attesa sono troppi!». In effetti dal 1969 ad oggi il Comune ha inanellato ben tre progetti, tutti puntualmente disattesi.
«Non sarà ancora così – promette Giorgio Antonini, attuale assessore allo sport – Stiamo seguendo un iter che vedrà la realizzazione della pista, all’interno dello stadio comunale, già dalla fine di quest’anno. Il nostro Ufficio Tecnico ha redatto un piano di struttura all’avanguardia, che diventerà un punto di riferimento non soltanto per gli sportivi locali, ma un polo di attrazione a livello regionale. Abbiamo inviato la documentazione al Coni e alla Fidal per i pareri e successivamente, entro il 17 marzo, sottoporremo il progetto alla Regione che dispone di appositi fondi per la valorizzazione di impianti già esistenti come il nostro». Il costo dell’opera è stato valutato in un milione e 600mila euro, finanziabili fino ad un massimo del 65% dalla Regione e per il resto dalle casse comunali. «A questo riguardo – aggiunge Antonini – il piano economico della pista è stato già inserito nel programma triennale delle opere pubbliche comunali».
Del primo stralcio farà parte la costruzione della sola pista, a sei corsie e lunga 400 metri. Correrà intorno al rettangolo erboso del campo di calcio, che per consentire lo sviluppo del tracciato dovrà subire uno spostamento di 4 metri. Il secondo stralcio comprenderà tutti i servizi, come spogliatoi, ingressi alle tribune e recinzioni. E’ probabile che l’attuale struttura dei servizi verrà ripensata e ricostruita ex-novo per permettere una maggiore razionalizzazione degli spazi.
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