Bastia

Girandola di confronti, comizi e presentazioni

Politica in movimento


BASTIA UMBRA – Grandi movimenti politici a Bastia Umbra. Venerdì scorso si è tenuto il confronto politico tra i candidati sindaci Rosella Aristei, Stefano Ansideri, Michele Boccali e Giuseppe Mascio. Assente il candidato Antonio Criscuolo, invitato al dibattito, ma impegnato con un’assemblea popolare presso il centro sociale di Cipresso.
Ieri mattina l’Italia dei Valori ha presentato ufficialmente la lista dei candidati, compreso quello alle provinciali Amedeo Susta. Questa mattina, alle ore 11 in piazza Mazzini, Stefano Ansideri, candidato Pdl, Udc e Pri, terrà il comizio di apertura della propria campagna elettorale, che proseguirà con una serie di incontri con la cittadinanza. Previste, fra le altre, le assemblee del 21 maggio, alle ore 18 presso l’Hotel La Villa, alla presenza di Stefania Craxi e del 23 maggio, alle ore 21.30 in piazza Mazzini, ospite l’onorevole Maurizio Gasparri. Sempre oggi, alle ore 18 in piazza Mazzini, si terrà la presentazione delle liste della coalizione di centrosinistra a sostegno di Antonio Criscuolo.
Per quanto riguarda Assisi, ieri pomeriggio Eraldo Martelli ha spiegato nel corso di un incontro pubblico i motivi della sua esclusione dalle candidature per le provinciali: “Le scelte cadono dall’alto senza ascoltare le istanze locali; non aderirò al Pdl e tornerò ad Alleanza per Assisi, lista che resterà fedele all’amministrazione sino alla fine della legislatura e poi si vedrà. E in vista delle provinciali mi impegnerò per Gianfranco Lollini”.
Il candidato alle provinciali del Pd nel collegio Assisi 1, Alberto Capitanucci, nel corso di un aperitivo di presentazione, ha parlato di “spirito di servizio con il quale cercherò di rappresentare al meglio la città di Assisi in provincia”.
Questa mattina, infine, dalle ore 10 alle ore 13 il, Prc Assisi sarà presente in piazza del Comune per la raccolta firme per una petizione popolare “Se tu fossi una banca ti avrebbero già salvato” da sottoporre al presidente della Repubblica. Ma la fase calda deve ancora cominciare. Almeno da quello che si fiuta in giro.

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