L’artista sabato sera è stato ospite del teatro Esperia a Bastia Umbra per due ore di concerto
PERUGIA Giovanni Lindo Ferretti è sempre lui. Il cantautore emiliano, giunto all’età di 61 anni, continua a seguire la sua personalissima linea portando avanti in tutta Italia il suo A cuor contento tour, che ha fatto tappa sabato a Bastia Umbra, al teatro Esperia.Accompagnato da due musicisti di diversi anni più giovani (Ezio Bonicelli, chitarra e violino, e Luca Alfonso Rossi, chitarra e basso, tecnicamente impeccabili) e a tratti da una base in loop molto retrò, Ferretti ha ripercorso i suoi oltre 30 anni di carriera con brani ripescati dalla sua militanza nei CCCP e nei CSI, alternati ad altri incisi più recentemente da solista. La parte iniziale dell’esibizione è stata caratterizzata da alcuni problemi tecnici (basso che gracchiava), risolti i quali ci si è pian piano addentrati nella fase clou del concerto,in cui i presenti hanno potuto assistere a una serie di interpretazioni magistrali (da brividi quella di Cupe vampe, seguita da un’ovazione), per concludere con un bis abbastanza deludente (Irata senza i cori della Di Marco vale la metà, Depressione caspica priva della parte ritmica è parsa decisamente fiacca) risollevato nel finale da Spara Jurij,per due ore di concerto complessivamente più che discrete.Giovanni Lindo, che come suo solito non dà molta confidenza al pubblico, ha mantenutola sua caratteristica voce,intensa, salmodiante, a tratti ipnotica e, sorseggiando tra un brano e l’altro un calice di vino rosso, ha voluto ricordare una data del 1985 tenuta proprio a Bastia, agli albori della sua lunga e scintillante carriera.
Ale.Cat.