Stasera al centro sociale S. Michele lo spettacolo dei ragazzi di Nairobi


BASTIA – Farà tappa questa sera a Bastia Umbra la tourneé italiana di 18 ragazzi della baraccopoli di korogocho, a Nairobi.
La tourneé era cominciata lo scorso 20 aprile a Roma e si concluderà il prossimo 4 giugno sempre nella capitale, con una grande festa.
Dopo Roma, lo spettacolo è già stato presentato ad Andria (Bari), Mesagne (Brindisi), Palermo, Napoli e Macerata. La prossima tappa sarà a Siena. Venticinque, complessivamente, le città italiane coinvolte.
L’iniziativa si intitola ”People United for a New Korogocho” ed e’ promossa dalla comunita’ di St. John, a Korogocho, e dal padre Daniele Moschetti, missionario comboniano che vive nella baraccopoli dal 2001, con il sostegno di Enel cuore.
Gli spettacoli (a Bastia si svolgerà stasera alle 21 nel centro sociale San Michele) si articolano in esibizioni di canto, danza, arte di strada, musica e acrobazie. Sono ad ingresso gratuito, ma nel corso della tourneé viene promossa una campagna di raccolta fondi destinati a migliorare le condizioni dei centri di aggregazione e cura gestiti dalla comunità di St. John.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di far scoprire un volto diverso delle baraccopoli, e di dare la possibilità ai giovani protagonisti di esprimersi, con l’arte e con la parola. Nel corso della tourneé sono infatti in programma anche scambi culturali e incontri con gli studenti, nelle scuole, iniziative sportive (il programma è nel sito www.korogocho.org). ”I ragazzi italiani non conoscono bene la nostra realtà – ha osservato Steven, uno dei giovani artisti in tourneé, commentando i primi incontri con i suoi coetanei italiani – ed è importante che aprano la loro mente su tutto quello che è diverso”. Inoltre, almeno un centinaio di africani, provenienti da Nairobi, dalle baraccopoli e dai luoghi in cui ”la guerra continua a fare strage”, parteciperanno alla prossima edizione della Marcia della pace Perugia-Assisi, che è in pro- gramma il prossimo 7 ottobre, ma che è simbolicamente già cominciata proprio dall’Africa, in occasione del World Social Forum del gennaio scorso a Nairobi.
L’Africa – come ha sottolineato anche da Luigino Ciotti, presidente del circolo culturale Primomaggio – ”non è un continente che chiede aiuto, ma che chiede di essere riconosciuto”.

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.