Proseguono le indagini dopo l’agguato e il pestaggio di domenica-I coniugi Finocchietti stanno meglio e hanno lasciato l’ospedale
BASTIA UMBRA – Procedono serrate e a tutto campo le indagini per risalire all’identità dei due malviventi che domenica hanno aggredito e picchiato selvaggiamente i coniugi Finocchietti, titolari della gioielleria situata nel quartiere XXV Aprile.Una violenza che, alle prime, era sembrata l’ennesima rapina.Una rapina piuttosto ardita, compiuta a mezzogiorno in una città in pieno fermento pre-natalizio. Ma appurato che dalla gioielleria nulla era sparito e che i malviventi erano fuggiti senza impossessarsi di nemmeno uno dei tanti monili esposti, l’episodio ha subito assunto i tratti di un pestaggio punitivo che, in effetti,giunge a nemmeno un mese di distanza dal tentativo di rapina che il 14novembre scorso aveva reso popolare il signor Finocchietti per essersi coraggiosamente ribellato al suo rapinatore, un pregiudicato siciliano già agli arresti domiciliari,che fingendosi cliente era entrato in gioielleria per poi puntare una pistola scacciacani alla schiena del gioielliere intimandogli di consegnare i gioielli.
Con coraggio e sangue freddoil titolare aveva reagito e, sfilata la pistola dalle mani del malvivente,conla stessa lo aveva colpito alla testa mettendolo ko. Identica sorte che domenica è toccata al gioielliere. I duemalviventi, entrati nel negozio come finti clienti, all’improvviso hanno sfoderato una pistola con la quale hanno aggredito il gioielliere elamoglie,colpendoli ripetutamente alla testa e al volto, per poi darsi alla fuga in auto senza rubare nulla. A seguito della colluttazione,i due coniugi sono stati soccorsi dalpersonale del 118 giunto sul posto, che ha trasportato la coppia al vicino ospedale di Assisi per essere medicata. Secondo fonti ospedaliere i due stanno bene e hanno fatto ritorno a casa, ma sarebbe ancora forte lo stress emotivo causato dalla violenza subita, che solo il tempo potrà blandire,nella consapevolezza che il lavoro di una vita non sarà più lo stesso. Sul caso indagano
i carabinieri di Assisi guidati dal capitano Marco Sivori, che stanno acquisendo tutti gli elementi utili al riconoscimento dei due malviventi, entrati a volto scoperto per poi darsi alla fuga in auto per le vie di una città che, sconvolta da quanto accaduto,è piombata nell’inquietudine.
di Sara Caponi

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