Bastia

Giardini scambiati per pattumiera

Se i luoghi pubblici sono sotto controllo, adesso l’immondizia viene gettata via nelle aree private

Anche due valigie Tra le erbacce e insieme a tanta altra spazzatura

Lievitano le spese per i proprietari che dovranno ripulire

di Stefano Berti

BASTIA UMBRA Torna l’emergenza rifiuti abbandonati a Bastia. E, visto che il Comune è stato fra i primi (già da anni) ad applicare severe multe per coloro che del bene pubblico sottovalutano valore e importanza, con abbandoni indisciplinati di rifiuti, ad essere prese di mira adesso sono le aree private. Forse per paura delle foto-trappole in luoghi pubblici e dei controlli (qualche caso isolato permane, soprattutto al di fuori delle campane del vetro in qualche zona viene abbandonato anche altro, esempio recente sul retro  di  via Pertini), maleducati del rifiuto sono passati a deturpare infatti zone di privati, limitrofe e confinanti con strade e luoghi pubblici. I giardini nell’area fra via della Repubblica e via Calabria ne sono un primo esempio. Da sempre, o quasi, sono in stato di degrado, scatole di pizza, cibi e bottiglie lasciate a terra, sparse per tutta l’area insieme a varia immondizia. Di sera, da tempo, la zona viene spesso segnalata per schiamazzi notturni. Gli ultimi lasciti di immondizia sparsa a terra  sono  di questi  giorni, cartacce al di fuori dei cestini se ne contavano  in quantità spropositata. E la colpa? Certamente dei maleducati, che troppo spesso agiscono in orari “difficili” per essere individuati. Ma non è tutto. Al parcheggio (anch’esso privato e ripulito non più di due mesi fa) adiacente a via del Lavoro e via De Rosa, sulla strada che dalla zona industriale va a Costano, in questi giorni si osservano anche uno stendino in ferro, un lettore cd distrutto, un secchio in plastica per la vernice e addirittura due valige. Il tutto gettato lì, in un parcheggio privato, ai lati fra le erbacce. Tutto questo accade all’interno di aree il cui accesso non è in teoria consentito e con aggravio di spese per i privati stessi che nuovamente, anche su sollecitazione del Comune, saranno costretti a ripulire tali luoghi per evitare che tornino ad essere discariche come già avvenuto in passato.

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