BASTIA UMBRA – “Rivendico di essere stato il primo nella Margherita di Bastia a sostenere l’accordo con il candidato sindaco Francesco Lombardi e rivendico alla Margherita di essere stato il primo partito bastiolo a fare questa scelta dando un giudizio politico sulle vicende che hanno portato alla scelta del candidato sindaco”. Lo afferma Gianni Migno, componente del direttivo provinciale della Margherita, secondo cui “tutti ricordano, e ne sono testimonianza giornalisti e giornali oltre tutte le forze politiche di centrosinistra, che prima della scelta Lombardi l’unico candidato dei Ds era l’allora segretario Aristei”. Riferisce Migno che nella conta tra i due candidati Ds si stava consumando una battaglia falsa. “Il nostro giudizio – afferma – non poteva essere che sul fatto politico e il fatto è stata la vittoria di Lombardi nella conta interna e la mia scelta non poteva essere diversa, scelta che è stata anche quella di tanti militanti dei Ds che nella campagna elettorale sono tornati a spendersi per quel partito e che oggi guardano con delusione alle vicende politiche cittadine. Fino a quel momento la Margherita proponeva Clara Silvestri, consigliere di opposizione, come candidato sindaco, ma l’alleanza intorno ad Aristei sembrava granitica, Ciotti compreso. Poi la ‘svolta’ Lombardi nei Ds e la necessità di trovare un candidato unitario anche tenendo conto delle trattative regionali dove il segretario regionale dei Ds, Bracco, rivendicava con forza il candidato sindaco di Bastia a favore dei Ds”. “Oggi – afferma ancora l’esponente della Margherita – il governo cittadino attraversa una crisi politica e non è una crisi dovuta a disaccordi su provvedimenti o sul programma ma da due anni di assalti diessini alla Giunta con il fine di “sostituire” alcuni assessori, quindi una lotta di potere e di poltrone fino a pochi giorni fa tutta interna al Ds”.
 

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