Bastia

«Gestione rifiuti, necessario rivedere i contratti»

E’ QUANTO SOTTOLINEA L’ASSESSORE FRATELLINI

BASTIA UMBRA – L’INCHIESTA sui rifiuti serve a chiarire aspetti penalmente rilevanti, ma può essere utile anche per raddrizzare storture ancor’oggi non chiare nell’applicazione dei contratti che i Comuni dell’Ati 2 hanno stipulato con i gestori Gesenu e Gest. A PORRE IL problema è l’assessore all’igiene urbana di Bastia Francesco Fratellini (nella foto), che guida il settore rifiuti ormai da quasi sei anni, all’indomani del vigente contratto con la Gest definito nel 2009 prima dell’insediamento della giunta di centrodestra del sindaco Ansideri. «A cosa è servito raggruppare i Comuni negli ATI – si chiede Fratellini –, se poi ogni Comune ha dovuto trattare il costo dei servizi con il gestore? L’aver accorpato la gestione dei rifiuti ha prodotto i risparmi attesi?». Per spiegare questi interrogativi Frattellini rileva che, mentre per lo spazzamanto e per la raccolta indifferenziata tutti i Comuni pagano lo stesso prezzo a m.q. equivalente, per la raccolta dei prodotti differenziati invece il prezzo varia da Comune a Comune. Per esempio: Bastia per un metro cubo equivalente di differenziata paga 2.974 euro, a Bettona invece lo stesso servizio costa 5.295 euro». ALTRI ESEMPI si potrebbero fare per sottolineare differenze ingiustificate. La questione di fondo, posta dal vicesindaco di Bastia all’autorità politica regionale, è la necessità di rivedere i singoli contratti per consentire all’Auri (ambito unico regionale) che sta per insediarsi di realizzare immediate economie di spesa, senza danneggiare gli interessi del gestore. m.s.

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