IL FATTO LO STRANIERO E’ STATO BLOCCATO IN UN CASOLARE ABBANDONATO  HA UN NOME e un volto lo spacciatore che ha venduto la dose mortale di eroina a G.L., l’imprenditore residente a Petrignano di Assisi, trovato senza vita, lunedì mattina, all’interno della sua auto a Ospedalicchio di Bastia. E’ un magrebino di 23 anni, clandestino, rintracciato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Assisi in una casa diroccata alle porte di Perugia. Lo straniero è stato sottoposto a fermo di indiziato di reato e risponderà di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, omicidio colposo (come conseguenza dell’attività di spaccio) e di violazione norme immigrazione in quanto gravato da provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. AL MOMENTO del fermo il nordafricano ha tentato di occultare in bocca un’altra dose di eroina pronta per la vendita.
L’arresto è il frutto dell’attività investigativa dei carabinieri di Assisi che, supportati dalle preziose testimonianze di diversi cittadini, hanno ricostruito le ultime ore di G.L., nativo di Catania, imprenditore nel settore dei trasporti; oggi, alle 15, il funerale bella Basilica di Santa Maria degli Angeli, poi la tumulazione nel cimitero di Petrignano. E’ EMERSO così che l’uomo nel primo pomeriggio di lunedì 31 gennaio aveva raggiunto la periferia di Perugia per acquistare la droga, circa 45 euro di eroina. G.L. si era poi portato a Bastia Umbra per comprare, in una farmacia, tutto l’occorrente per assumere la droga per poi trovare un luogo appartato, nei pressi del campo sportivo di Ospedalicchio, per il ‘buco’ e il mancato ritorno a casa. Da qui l’allarme da parte dei familiari (lascia la moglie e due figlie), le ricerche (da parte di carabinieri, polizia di stato Assisi, vigili del fuoco anche con un elicottero, Corpo forestale dello Stato, volontari della protezione civile di Bastia Umbra, Corciano e Marsciano con relative unità cinofile), il ritrovamento dell’auto, un’Audi A4 nera, con il corpo senza vita di G.L.
I CARABINIERI, nella tarda serata di martedì, hanno l’abitazione dove era stata ceduta la dose fatale e, dopo un lungo servizio di osservazione, hanno fatto irruzione e bloccato il pusher.
Ieri mattina intanto, al Santa Maria della Misericordia, è stata eseguita l’autopsia sul corpo di G.L. Non sarebbero emerse altre cause tali da giustificare la morte dell’uomo; gli esiti delle analisi tossicologiche, che si conosceranno nelle prossime settimane, daranno il quadro definitivo di quello che, sin dal primo momento, è apparso come un decesso per overdose.
Maurizio Baglioni

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