Le sue invenzioni fanno volare il Bastia
Tonazzini, Tobia e Moroni hanno visto giusto
“Sono un trequarti sta che cerca spesso la porta”


PERUGIA – Francesco Marianeschi è un nove e “mezzo”. Seconda punta o centrocampista? E’ un bel dilemma per i tecnici che lo hanno avuto, ma alla resa dei conti il gioiellino del Bastia, nato il 12 febbraio del 1989 un posto in squadra lo trova sempre. Tecnicamente è probabilmente la migliore espressione dei giovani in Eccellenza. Bravissimo palla al piede, abile nello stretto, micidiale nell’uno contro uno. Piedi buoni, da applausi i suoi lanci, e soprattutto le sue verticalizzazioni per imbeccare la prima punta. Da due anni e mezzo nel giro della prima squadra del Bastia.
C’ha visto giusto due stagioni or sono Claudio Tobia che nel girone di ritorno lo ha inserito, dandogli le responsabilità.
“Avevo scelto il settore giovanile del Bastia – dice Francesco Marianeschi – proprio perché era uno dei più organizzati dell’Umbria. Giocavo nel vivaio del Todi, poi diversi compagni di classe, che giocavano nel Bastia mi invitarono ed è stato bravo il responsabile tecnico Massimo Tonazzini a convincere i miei genitori che valeva la pena fare quattro volte la settimana Marsciano-Bastia. A Tobia dovrò essere sempre grato, perché è stato il primo con il direttore sportivo Danilo Moroni ad aprirmi le porte della prima squadra, anche perché per un sottoquota trovare spazio in ruoli particolari non è mica tanto agevole. Tobia mi ha gettato dentro e mi ha dato sempre tanta considerazione”.
Cocciari per molti è un tipo un po’ burbero, esigente, un perfezionista: “Il mister è un vero professionista. Fa bene ad essere esigente e a pretendere. E’ un grandissimo motivatore, e durante la settimana è bravissimo nel preparare le partite. Vive di calcio e per un giovane avere un tecnico come Massimo Cocciari è sicuramente una fortuna”.
Cocciari però qualche volta ti tiene anche fuori. “Il mister fa le scelte per il bene del Bastia e se qualche volta capita di partire dalla panchina, il sottoscritto accetta serenamente le decisioni del tecnico. Cocciari è qui con noi ormai da un anno e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Lo scorso anno abbiamo raggiunto una salvezza bellissima. Quest’ anno l’avvio di stagione è senza dubbio esaltante. Abbiamo probabilmente sbagliato soltanto il derby con l’Angelana, ma quella battuta di arresto ci ha fatto bene, perché ci ha dato la spinta giusta. Il colpaccio di Massa Martana importante”.
Proprio a Massa Martana è stato decisivo il rigore segnato, da Francesco Marianeschi. Quando Peruzzi ha assegnato il rigore, non ci ha pensato un attimo: ha preso il pallone e si è presentato sud dischetto.
“Sono uno dei rigoristi del Bastia e non mi sono certo preoccupato più di tanto. Eravamo in inferiorità numerica e il guizzo di Mancini che si è procurato il rigore, è stato la svolta della gara. I tre punti in casa del Massa Martana sono preziosi per la nostra classifica, anche perché venivamo dall’immeritata sconfitta col Castel Rigone e volevamo rifarci a tutti i costi”.
In casa Marianeschi quest’anno c’è aria derby. Nicola è il portiere dell’Angelana. La rivalità fra i bastioli e i giallorossi è atavica. Il derby dell’andata se l’è aggiudicato Nicola, con grande merito, “Hanno vinto giustamente. L’Angelana quel giorno ci ha davvero superato. Noi abbiamo giocato la peggior gara dell’anno, senza voglia e loro ci hanno sovrastato. A casa mio fratello mi ha preso in giro una settimana, ma per il ritorno conto di rifarmi, già aspetto il derby, anche perché quella gara a Bastia e per i Mad Boys è di vitale importanza”.
Quindi pronto a calciare un rigore contro l’Angelana? “Certo che sì. Ancora non sono riuscito a segnare una rete a mio fratello, tornei estivi esclusi. Sarebbe un sogno vincere 1-0, con un gol di Francesco Marianeschi”.
Giocherete lnsieme prima o poi te e Nicola?
“Mai dire mai. Siamo entrambi giovanissimi e forse potremmo vestire la stessa casacca. Qui a Bastia abbiamo un grande portiere. Tayolini è uno dei pezzi portanti della nostra squadra. E’ sempre decisivo, ma anche Nicola è bravo, peccato lo scorso anno a Nocera sia capitato in un’annata balorda”.
Ma questo Bastia non si ferma più. E’ davvero la sorpresa di questa stagione. I biancorossi di Massimo Cocciari sono la vera rivelazione di questo campionato. Squadra che eccetto la battuta di arresto con l’Angelana e il ko immeritato col Castel Rigone sono sempre usciti fra gli applausi.
“La nostra forza sta nel gruppo. Siamo tutti giovani e Cocciari ci ha trasmesso un entusiasmo contagiosi), che ci sta tarscinando. Anche a Massa Martana in dieci abbiamo moltiplicato le forze e abbiamo fatto una grande impresa”. E il grande salto Francesco quando lo farà: “Sono un tipo molto umile. Per me Bastia è un punto di arrivo. Questa è una piazza importante, una squadra seguita. Certo se quest’anno faccio bene la chiamata importante magari da una squadra di serie D potrebbe anche arrivare. Sto alla finestra”.
Francesco Marianeschi è più punta o attaccante?
“Sono un trequartista, mi piace giocare fra le linee, partire dall’esterno ed accentrarmi per cercare la porta. Poi l’importante è giocare. Ormai nel calcio moderno bisogna correre e sacrificarsi”. Nicola Marianeschi resta un 9 e mezzo, ma coi piedi buoni. Attaccante, mezza punta o play maker, un bel gioiellino del Bastia.
Gianluca Zinci

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