Perugia, Bastia e Marsciano nel mirino dei ladri: riunione del Comitato-sicurezza in Prefettura. Domani summit col Comune a Villa Pitignano
PERUGIA C’è anche l’ipotesi di coinvolgere l’Esercito per cercare di contenere il fenomeno dei furti nelle abitazioni che interessa una larga fetta della provincia di Perugia. Ipotesi che è emersa ieri pomeriggio durante la riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza che si è svolto in Prefettura. L’incontro era stato convocato per capire come affrontare controlli e verifiche anti-covid in vista delle festività natalizie e del Capodanno. Ma durante il confronto si è anche accennato alla questione dei furti a ripetizione che inquietano gli abitanti di diverse zone di Perugia, Bastia, Marsciano e altri comuni. E proprio a questo proposito è stata messa sul tavolo l’ipotesi – ancora da vagliare e approfondire – che anche l’Esercito possa fornire un supporto sui controlli. E a questo proposito va detto che domattina alle 10 al Cva di Villa Pitignano si svolgerà un’assemblea pubblica con la partecipazione di rappresentanti del Comune e dei cittadini per capire come cercare di contenere il fenomeno-furti. Proprio la zona nord di Perugia è una di quelle ultimamente messa nel mirino dei malviventi: le denunce dei cittadini si ripetono da settimane in modo costante e preoccupato. Le ripetute indicazioni agli abitanti delle zone colpite dal fenomeno sono quelle di collaborare con le forze dell’ordine segnalando presenze sospette, ma in tanti sono coloro che si organizzano con le chat per segnalare le presenze sospette: si va dalle singole vie a paesi interi che si riuniscono virtualmente per tenere la situazione sotto controllo. E non mancano coloro che si muovono di sera tra le strade per segnalare eventuali persone sospette. Anche la recente indagine del Sole 24 Ore ha individuato come il fenomeno dei furti in abitazione sia una della maggiori criticità. In particolare su 107 province prese in esame, Perugia è 82esima, con un arretramento di ben 20 posizioni rispetto allo scorso anno. In numero assoluto le denunce sono in realtà diminuite: a cavallo tra giugno 2019 e giugno 2020 sono state più di 23mila le segnalazioni, contro le quasi 20mila di giugno 2020/2021. Ma la posizione generale della provincia è peggiorata poiché in altri territori le cose sono andate sicuramente meglio.
Michele Nucci
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