Il futuro della struttura di Assisi continua a preoccupare i cittadini
Pro loco e assocíazíoní dí categoría ín pressing sula Regíone
ASSISI – “Abbiamo invitato Catiuscia Marini a questo incontro e ci dispiace che la presidente della Regione abbia scelto di non venire, preferendo convocare il sindaco all’ascolto della voce dei cittadini che l’hanno votata o che comunque governa”. La frase è di Adriano Tofi, presidente della Pro loco di Rivotorto, ed è stata pronunciata ieri nel corso dell’incontro convocato per fare il punto sul tenuto depotenziamento dell’ospedale di Assisi: Frase che riassume bene il senso di impotenza di fronte alla sordità di certa politica che le Pro loco e le associazioni di categoria del territorio hanno deciso di combattere insieme ai cittadini e agli amministratori di qualunque colore politico, per evitare che l’ospedale di Assisi diventi figlio di un dio minore, o che addirittura venga cancellato. Nel corso dell’incontro avuto con il sindaco di Assisi mercoledì pomeriggio (hanno partecipato il primo cittadino Claudio Ricci, il presidente del consiglio comunale Lucio Cannelli, l’assessore Moreno Massucci,il consigliere di minoranza Edo Romoli e il direttore dell’Asl 2 Giuseppe Legato), la governatrice ha dato ampia disponibilità ad attivarsi per la valorizzazione dell’ospedale, soprattutto per quanto riguarda le nomine dei primari (incluso quello di ostetricia e ginecologia), il mantenimento del punto nascita (lontanissimo dal numero di parti annuali necessari per il salvataggio), il completamento dei lavori di riqualificazione (parcheggio esterno, impianti di condizionamento e completamento di una nuova ala per altri 15 posti letto) e la disponibilità ad aprire un tavolo istituzionale per pianificare chiaramente il futuro, nel quadro del piano sanitario regionale, di una struttura che serve oltre 70mila cittadini e milioni di turisti. Promesse che però non bastano agli organizzatori e ai partecipanti dell’incontro sul futuro dell’ospedale svoltosi ieri a Santa Maria degli Angeli, se è vero, come hanno ricordato sia Edo Romoli che Giorgio Bartolini, che da anni la Regione ha fatto promesse senza mantenerle. Anche per questo – è stato detto nel corso dell’incontro al quale erano presenti i sindaci e i rappresentanti di maggioranza e minoranza dei comuni interessati, le categorie produttive e il senatore Domenico Benedetti Valentini – è necessario non solo che l’ospedale tenti di avvicinarsi quanto più possibile agli standard minimi previsti dal “riassetto” governativo e regionale, ma che anche le istituzioni siano consapevoli dell’importanza di una struttura che insiste su un territorio di rilevanza internazionale.
Flavia Pagliochini

Corriere_p22_12032011

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