Bastia

Fronte comune contro la demolizione dei Silos e del Complesso industriale mangimificio Mignini-Petrini

In occasione dello scorso Consiglio Comunale del 30 novembre, i gruppi consiliari di maggioranza hanno presentato un Ordine del Giorno volto a richiedere la rimozione del vincolo posto dalla Soprintendenza sull’Area Petrini.

Per dovere di cronaca, la questione del vincolo su tale area strategica della città è stata sollevata dal Partito Democratico di Bastia che, acquisendo la documentazione, ha richiesto un incontro urgente con il Sindaco e a seguire una Commissione speciale per discutere del tema con tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio. Se ciò non fosse accaduto, Giunta e Maggioranza avrebbero gestito la questione senza alcuna condivisione con il consiglio comunale e con la cittadinanza.

In occasione dell’assise consiliare citata, il gruppo consiliare del PD, ha espresso voto contrario alla proposta della maggioranza di rimozione del vincolo sullo Stabilimento Spigadoro Petrini apposto dalla soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio dell’Umbria, in quanto non si condivide l’operato dell’Amministrazione sul tema urbanistico legato al futuro di quest’area strategica per la città, sintetizzabili in 3 ragioni sostanziali:

1) Con la rimozione del vincolo si negherebbero implicitamente i valori del comparto e dei beni che su esso insistono:

2) Con la rimozione del vincolo, si aprirebbero implicitamente le strade verso la demolizione e perdita dei beni presenti nel comparto, senza la garanzia della qualità progettuale e dell’interesse collettivo dell’operazione edilizia che verrà proposta. Una ri-edizione dell’operazione fallimentare condotta sull’Area Franchi!

3) Con la rimozione del vincolo, si rinuncerebbe implicitamente ad avviare un percorso progettuale di largo respiro che vedrebbe il coinvolgimento della proprietà, degli enti e le istituzioni sovraordinate (Soprintendenza, Regione, etc.) unitamente ai soggetti rilevanti del territorio (Comune, Ente Palio, Umbriafiere), volto ad individuare proposte progettuali in grado di valorizzare i caratteri storico-culturali dell’intero comparto, individuare percorsi di crescita socio-culturale per la comunità, nonché percorsi di sviluppo del territorio legati all’innovazione, quanto mai auspicabili vista la consistenza, rilevanza e strategicità dell’area anche per una scala sovracomunale.

A supporto della motivazione di voto contrario, il Partito Democratico di Bastia Umbra ha presentato anche un documento che illustra un percorso alternativo per lo sviluppo urbanistico dell’Area Petrini con una visione che vada oltre l’accumulazione ripetitiva di tessuti residenziali, produttivi e di centri commerciali di media distribuzione cogliendo sia le opportunità socio-culturali dell’area sia quelle di salvaguardia e conservazione della memoria storica dei principali fabbricati e manufatti dell’ex sito industriale.

Tale documento è stato sottoscritto in sede di dibattimento anche dal gruppo consiliare del M5S e dal Consigliere Raspa appartenente al Gruppo Misto, che hanno condiviso con il Partito Democratico anche il voto contrario all’ODG di rimozione del vincolo presentato dalla maggioranza, in quanto credono che si possa avviare, con il coinvolgimento della città e dei soggetti rilevanti del territorio, un percorso alternativo per lo sviluppo urbanistico dell’Area Petrini, contrariamente alla visione demolitoria, alle occasioni mancate e alle non scelte di questa amministrazione, che ha avuto 14 anni di gestazione, lungo 3 diverse Amministrazioni di centrodestra, in cui evidentemente non si è preoccupata di tracciare un futuro per lo sviluppo dell’area.

Partito Democratico

Movimento 5 Stelle

Consigliere Lucio Raspa – Gruppo Misto

SI – Sinistra Italiana

PSI – Partito Socialista Italiano

Exit mobile version