Mignini Petrini

BASTIA UMBRA “Nell’area Mignini Petrini nessuna demolizione è possibile senza un Piano attuativo, ma il vincolo della Soprintendenza blocca lo sviluppo di Bastia”. Lo scrive, “sentendo il dovere di far chiarezza onde evitare fraintendimenti e strumentalizzazioni”, l’assessore bastiolo Francesco Fratellini, che ricorda le tappe della vicenda: dall’ipotesi di Piano attuativo di iniziativa mista del 2018, fino ai due pareri di Provincia e Soprintendenza –negativi – sul mantenimento del blocco torre. “Due pareri che sono capovolti completamente con l’apposizione del vincolo per interesse culturale che impedirebbe qualsiasi intervento di rigenerazione Urbana previsto dal nuovo Prg adottato il 25 luglio 2023”, spiega ancora l’assessore con l’intenzione di fare chiarezza.“E’ falso – attacca senza mezzi termini – quanto sostenuto da Partito democratico e altre forze di opposizione quando affermano checon la rimozione del vincolo, si aprirebbero implicitamente le strade verso la demolizione e la perdita dei beni presenti nel comparto, senza la garanzia della qualità progettuale e dell’interesse collettivo dell’operazione edilizia che verrà proposta. E’ infatti irrealizzabile in quanto non sarà possibile procedere alla demolizione senza aver messo in campo un nuovo piano attuativo di iniziativa mista per valutare tutti gli aspetti per contemperare l’interesse pubblico con quello del privato”. Chiare le sue parole invece sul vincolo. “Il mantenimento del vincolo – conclude Fratellini – invece impedirà proprio il rilancio di Bastia Umbra”.
F.P.

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