La ragazza ha denunciato alcuni presunti episodi avvenuti durante la sua collaborazione in Guatemala

BASTIA UMBRA – È accusato di aver più volte molestato una volontaria che operava nella sua missione in Guatemala. Di aver “allungato le mani” sulla giovane anche alla presenza di altre persone e approfittando dei rapporti di lavoro che i due intrattenevano. Per questo è finito davanti al giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Perugia, dopo che la volontaria ha sporto denuncia al suo rientro in Italia.
Secondo quanto riportato nella denuncia, la giovane prestava servizio nella missione per conto di una organizzazione non governativa di Bastia. In diverse circostanze, durante un colloquio, poi durante uno spostamento in auto e in una cena, il frate avrebbe toccato la ragazza, cercando anche di baciarla in bocca. Passando poi ad avere, sempre secondo la denuncia, quando la ragazza ha reso noto la vicenda ai referenti italiani, un atteggiamento offensivo e prevaricatore. L’udienza preliminare a carico del frate, difeso dall’avvocato Luca Gentili, è stata rinviata al 9 aprile per un difetto di notifica.

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  • e via prima zeppata, rinviata per un difetto di notifica, ad aprile non fregherà più niente a nessuno e finirà nel dimenticatoio, insabbiata per far contenti i preti. Che schifo…

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