Eccellenza L’ex eugubino protagonista in Coppa Italia: “Questa piazza sarà il mio trampolino di lancio”
di SIMONE MAZZUOLI
BASTIA – Subito in gol Emanuele Francioni. L’attaccante arrivato alla corte di Luzi in estate ha bagnato l’esordio ufficiale in Coppa contro la San Marco con una rete di testa, una specialità della casa vista la stazza del possente centrattacco eugubino.
Unbuon risultato per il Bastia che prima subisce la grande organizzazione della Juventina, ma che poi dilaga nella ripresa complice anche un evidente calo fisico degli uomini di Flamini. Ma rimane la bontà delle giocate biancorosse. E in queste spesso Francioni è chiamato. Sia come stoccatore che come uomo da utilizzare per le sponde. “Credo che la prima uscita ufficiale abbia dato buoni segnali – conferma l’attaccante – abbiamo sofferto all’inizio, ma alla lunga credo che abbiamo meritato la vittoria. La cosa che ci fa ben sperare è che in campo migliora l’intesa giorno dopo giorno, e che ciò sul quale in settimana lavora il tecnico riusciamo a riportarlo in campo. Mi trovo molto bene in questa società. I ragazzi sono stupendi. Anche se una parola in più la spendo per i tifosi. Non è da tutti averne in Eccellenza. Sono splendidi”. Lei ha girato molto, seppur la giovane età.
Prima volta però nei dilettanti…: “Si, ho iniziato a Gubbio, nel settore giovanile. Fino agli allievi nazionali. Da li infatti mi sono mosso e ho affrontato la Primavera prima con il Brescia e poi con il Modena. Poi un anno di C1 a Massa e uno di C2 alla Canavese, vicino Torino. Qualcosa però non è andato. Sono in cerca di riscatto. E spero che Bastia sia il mio trampolino di lancio”. Come procede il feeling con Mancini? “Intanto lui è un ragazzo d’oro. È un bravissimo giocatore e cerco di rubargli alcuni segreti. Ci integriamo bene. Siamo una bella coppia. Poi gli devo già un assist, visto che il gol con la San Marco è gran merito del suo cross”.
Un passo indietro, per poi farne qualcuno in avanti, allora? “No. Non vivo questa esperienza con la pressione di dover rilanciarmi per tornare tra i professionisti. Ho solo un obiettivo. Far bene e lavorare tanto”.