Bastia

Franchi spa a Ospedalicchio, c’è l’accordo con il Comune

BASTIA – Una nuova sede per la Franchi. Ancora un incontro, la terza conferenza dei servizi tra i rappresentanti dell’azienda e quelli del Comune di Bastia. Al centro della discussione il progetto dell’azienda meccanica per la realizzazione di uno stabilimento industriale a Ospedalicchio.
Le parti hanno lungamente discusso sugli aspetti complessi che la delocalizzazione avrebbero comportato per il territorio di Bastia.
Sono intervenuti funzionari e firigenti di tutti gli Enti ed Uffici che per varie competenze erano obbligati ad esprimere il loro parere autorizzativo.
Alla conclusione del dibattito, al quale ha partecipato anche il sindaco Francesco Lombardi (nella foto), con la collaborazione dell’assessore Tabarrini e del responsabile unico del procedimento per conto del Comune, Roberto Querciolini, si è arrivati al rilascio del parere positivo a costruire, con l’autorizzazione che verrà inviata alla Franchi spa ad edificare il nuovo stabilimento in località Ospedalicchio. E’ con grande soddisfazione che la Franchi spa accoglie il “positivo evento”.
“Questo finalmente dimostra la bontà e l’alta valenza progettuale del nuovo impianto che si andrà a realizzare, utilizzando le più moderne tecniche costruttive e i più avanzati impianti di produzione -commenta l’azienda – e per questo rivolgiamo inoltre un sentito ringraziamento al progettista Domenico Pasquale e ai suoi collaboratori”.
E’ stata premiata inoltre, “la caparbietà della famiglia Franchi che ha sempre creduto in questo progetto, ritenendolo una indispensabile evoluzione del vecchio impianto bastiolo, oramai non più in linea con le esigenze competitive di un mercato in continuo ammodernamento, e che con fermezza ha sempre sostenuto e difeso anche durante le tante fasi di apparente stagnazione del progetto e di difficoltà di percorso”. L’evoluzione e la crescita della città hanno hanno fatto sì, nel tempo, che lo stabilimento si trovasse praticamente in una zona di alta urbanizzazione, dove la convivenza tra necessità residenziali e quelle dell’azienda era diventata difficoltosa e “limitante” per i residenti quanto per l’azienda stessa.

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