L’APPELLO Il sindacato sollecita i piani di rilancio e la salvaguardia dei posti di lavoro

LA CGIL ASSISI-

 

BASTIA interviene sul problema del trasferimento delle Officine Meccaniche Franchi per sollecitare l’amministrazione comunale a scelte che non possono essere rinviate. Tanto più, rileva il sindacato, che la crisi economica generale ha effetti perversi in questo comprensorio, in cui «oltre a rallentare l’occupazione, stanno aumentando le difficoltà delle aziende soprattutto piccole, con fenomeni come precarizzazione dei rapporti di lavoro, e lavoro nero». Fenomeni, questi, che preoccupano molto il sindacato perché presenti nel territorio di Bastia Assisi con dati più alti rispetto alla media umbra. Insomma, la Cgil chiede con immediatezza per la Franchi e successivamente anche per la Petrini piani di rilancio industriale e salvaguardia dei posti di lavoro. Prioritario per la Cgil «il mantenimento del carattere industriale dello sviluppo di Bastia, che rischia di essere ridimensionato da uno sviluppo eccessivo del carattere commerciale e di terziario delle imprese, che non garantisce quella stabilità e continuità di cui Bastia ha bisogno». FARE PRESTO, ma anche bene. Per questo il sindacato insiste sul fatto che «bisogna evitare che nella riconversione dei vecchi stabilimenti, situati entrambi al centro di Bastia, possano prevalere logiche speculative». Cgil rileva che «Bastia gia risente di uno sviluppo demografico imponente e di una immigrazione nazionale ed extra comunitaria forte e della conseguente inadeguatezza infrastrutturale», mentre sono necessarie adeguate strutture sociali. Anche per questo la riconversione delle aree industriali va ricondotta in un progetto di sviluppo complessivo della città, che preveda strutture sociali, come scuole, strutture per l’infanzia, trasporti, strutture per gli anziani, aree verdi e spazi per i giovani. m.s.

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