Le celebrazioni per la ricorrenza. Il ministro Fitto: “La metafora della casa in rovina e l’appello alla riparazione indicano un cammino”
Il vescovo di Trento Bressan: “Valori-guida per tutte le amministrazioni pubbliche e per i fedeli”
De Paoli “Orgogliosi del messaggio francescano”di CARLO APOSTOLI
ASSISI – Accesa con l’olio do-nato dal Trentino Alto Adige la lampada votiva sulla tomba di San Francesco, ad Assisi, in occasione delle celebrazioni per il patrono d’Italia. Un gesto compiuto dai sindaci di Treno e Bolzano, Alessandro Andreatta e Luigi Spagnolli. La cerimonia è quindi proseguita nella Basilica superiore di Assisi con la messa solenne presieduta dall’arcivescovo metropolita di Trento, monsignor Luigi Bressan.
“È un onore poter essere in rappresentanza di tutta l’Italia in questo momento anche tanto delicato, complesso, in cui si trova la situazione del nostro Paese: pensiamo ai travagli politici, ma pensiamo soprattutto alla sofferenza di tanti disoccupati e al tema dell’integrazione fra i popoli, di persone che arrivano da altre terre, da altri continenti – ha detto il presule – Mi auguro che il valore della speranza, del coraggio, il valore del servizio al bene comune siano veramente i valori-guida per tutte le amministrazioni pubbliche, ma anche per i nostri fedeli, perché ciascuno di noi è chiamato ad assumere responsabilità anche di fronte agli eventi politici”.
“La metafora della casa in rovina e l’appello pressante e accorato alla sua riparazione segnò la conversione di Francesco di Assisi e tuttora indica un cammino agli uomini e alle donne di buona volontà”: è uno dei passaggi del messaggio all’Italia letto dal ministro de-gli Affari regionali Raffaele Fitto ieri ad Assisi in occasione delle celebrazioni per il patrono d’Italia. “Se soprattutto in questo luogo il richiamo è a una responsabilità collettiva – ha detto ancora Fitto – vi è chi ha il dovere di essere più responsabile degli altri. Chi è impegnato a qualsiasi titolo nella ‘cosa pubblica’ ha oggettivamente una responsabilità più grave”. Il ministro ha quindi fatto riferimento allo scenario internazionale. “Non è soltanto oggettivamente arduo – ha affermato – ma è attraversato da visioni del mondo diverse e radicate che oscillano tra vere e proprie forme di persecuzione nei con-fronti dei cristiani a est del Mediterraneo e pratiche di assolutizzazione del relativismo e dell’indifferenza pur nel cuore dell’Europa. Su questi fronti le responsabilità della politica e dei Governi sono grandissime Sono però convinto – ha con cluso Fitto – che lo spirito d Assisi sia un’immensa risorsa per non restare sgomenti davanti ai compiti che ci aspettano”.
“Un legame profondo unisce il Trentino-Alto Adige/Sudtirol a Francesco e alla città di Assisi: è una sintonia che nasce dalla storia e dalla cultura della gente trentina”. Lo ha ricordato stamani il presidente del consiglio regionale del Trentino Alto Adige/Sudtirol, Marco De Paoli, nel suo intervento in qualità di rappresentante della Regione che ha offerto l’olio per la tomba del santo. “Siamo grati e orgogliosi del messaggio francescano – ha proseguito De Paoli – da questo abbiamo imparato il senso profondo dell’unirci in comunità e quella vocazione all’autonomia, anche istituzionale, che la storia ci ha riconosciuto e che si manifesta nell’animo delle persone in un costante impegno ad essere presenti gli uni per gli altri nei momenti di difficoltà”.
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