Bastia

Frana Ivancich, il cantiere dei desideri

CON IL NUOVO anno, riprenderanno i lavori per la messa in sicurezza della zona Ivancich. C’è la volontà, ma manca una lettera. L’amministrazione comunale è fortemente intenzionata a dare un’ incisiva sollecitazione, con l’inizio del 2013, per l’immediata ripresa dei lavori di consolidamento della frana nella zona est di Assisi per quanto attiene al secondo e conclusivo stralcio.«INFATTI dopo due anni di attesa, fra nuovi progetti del secondo stralcio e risoluzione di problemi legali — spiega il sindaco Claudio Ricci —, il Provveditore Toscana Umbria ha appaltato i lavori all’impresa che é pronta a riaprire i cantieri; manca soltanto una lettera di autorizzazione da parte del Ministero dell’ambiente». Il Comune e il comitato che si é recentemente formato, hanno sollecitato i Ministri (Ambiente e Finanze) e i dirigenti ministeriali interessati con numerosi incontri (a Roma e Assisi) e lettere.«MALGRADO le ampie assicurazioni, da parte di tutti, e le risorse presenti che sono disponibili, sembrerebbe che necessitino solo di essere assegnate nuovamente al bilancio attribuendole alla nuova impresa che realizzerà i lavori, — spiega ancora il sindaco —. La lettera, che il Provveditore Toscana Umbria sta aspettando dal Ministero dell’Ambiente, tarda ad arrivare, mentre é stato riattivato il sistema di monitoraggio dei movimenti franosi. LA PAZIENZA e la compostezza istituzionale sinora dimostrata da tutti, anche dai numerosi residenti nella zona, è al limite; infatti non é accettabile che, malgrado le risorse presenti, vi siano tali ritardi da parte dei Ministeri.SPERIAMO di non dover ricorrere, come purtroppo sempre più spesso avviene, a proteste plateali per ottenere ciò che, semplicemente, necessita solo di buon senso e impegno per far muovere qualche lettera in alcuni Ministeri — conclude Ricci —: le risorse disponibili sono sufficienti basta solo sbloccarle o iscriverle, nuovamente, al bilancio statale». Si tratta, come sanno bene i cittadini, di un intervento importante per l’assetto del territorio. La speranza è che il nuovo anno possa davvero essere quello decisivo.
M. B.

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