Bastia

Forza Italia chiede ad Ansideri di compiere un passo indietro

CaccinelliCritiche nette dopo una riunione con i vertici provinciali 

Il consigliere Caccinelli è chiaro: “Con lui candidato il centrodestra ha già perso”

di Sara Caponi
BASTIA UMBRA – Se non è un terremoto poco ci manca,quello che ieri ha scosso il centrodestra bastiolo, con la rinata Forza Italia che, a meno di tre mesi dalle elezioni,alza la voce bocciando la ricandidatura di Ansideri al secondo mandato e avanzando l’ipotesi che il sindaco uscente possa fare un passo indietro “per non consegnare il Comune ai comunisti”.A farsi portavoce del dissenso è il consigliere comunale Marco Caccinelli, rappresentante locale di Fi, che ieri ha consegnato alla stampa una lunga nota nella quale certifica una frattura nel centrodestra dagli effetti non ancora ponderabili. Riferendo l’esito del recente vertice del movimento,alla presenza-tra gli altri-del coordinatore provinciale Andrea Romizi, della vicecoordinatrice Laura Buco, dell’ex coordinatore Pdl Antonio Bagnetti e di amici e simpatizzanti,Caccinelli afferma che“con questo candidato il centrodestra ha già perso le elezioni”. “Pur nell’intenzione di mantenere il centrodestra alla guida di Bastia -spiega il consigliere-nessuno dei presenti ha motivato di sostenere Ansideri perché soddisfatto del risultato del suo mandato,ma tutti,in varie misure,hanno anzi espresso perplessità sul suo operato,anche Antonio Bagnetti che in quella sede era portavoce di alcuni soggetti ex Pdl non meglio identificati”. Perplessità, spiega Caccinelli, motivate in larga misura dalla “delusione per le promesse non mantenute e per la mancata condivisione non solo con i cittadini ma anche con la sua stessa squadra”.Preso atto che il consenso di cinque anni fa si è impoverito sia per la perdita di due assessori, un vicesindaco e quattro consiglieri (uno dimesso e tre fuori usciti),sia per la “mancata valorizzazione di chi aveva creduto in lui”, Forza Italia ritiene che, anziché cercare l’appoggio del sindaco Ricci, “forse era meglio andare in mezzo alla gente che lo votò nel 2009”. Alla luce di tutto ciò,Caccinelli chiede “perché,da persone intelligenti, non lavoriamo per una candidatura più condivisa,piuttosto che pensare a una candidatura concorrente? Non è scontato-conclude-che le strategie di Massimo Mantovani, anche se hanno funzionato una volta, funzionino sempre, anche perché dopo l’ennesima migrazione il soggetto ha la garanzia scaduta”.

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