Caccia Village A Umbriafiere è stato presentato un progetto di educazione alimentare sulle filiere della selvaggina

Castellani, patron “Fondamentale coinvolgere anche soggetti estranei all’arte venatoria”

Caccia Village 2023, in programma a Umbriafiere – Bastia Umbra fino a oggi, ha aperto per la prima volta le porte ai ragazzi, per un progetto di educazione alimentare sulle filiere della selvaggina e delle risorse rinnovabili agroalimentari del bosco. Nell’ambito del format Cibo Selvaggio, curato da Chiara Comparozzi, una classe di allievi dell’Università dei sapori di Perugia, è stata protagonista, di un progetto pilota di educazione alimentare sulla cucina del bosco, sperimentando il sapore, l’utilizzo e la qualità della selvaggina in tavola, grazie al supporto degli chef della Franchi Food Acedemy e di Eps Confagricoltura Umbria con la sua Eco-Selvo-filiera, progetto dedicato alla gestione sostenibile della carne di selvaggina presentato da Alessandro Monacelli Presidente di Eps Umbria. “È fondamentale far conoscere la cultura alimentare legata alla caccia e alla filiera della carne di selvaggina anche a un pubblico estraneo all’attività venatoria” afferma con convinzione Andrea Castellani, il deus ex machina di Caccia Village “e i ragazzi rappresentano sicuramente una platea d’eccezione”. Ad accoglierli il dottor Fioravante Serrani, agronomo e ricercatore in Ecologia forestale all’Università La Tuscia di Viterbo e Viviana Bertocchi, giornalista di Caccia Magazine e Beccacce che Passione, che hanno anticipato agli studenti i dettagli dell’esperienza che avrebbero vissuto, immergendosi nel mondo del “cibo selvaggio”.“Un’opportunità importante per mettere in risalto come le carni di selvaggina possono essere utilizzate in modo giovane e moderno per arrivare anche ad utenti che non provengono dal mondo venatorio” afferma Fiore Serrani.
L.G.

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