A Ospedalicchio si raccolgono firme dopo che la piazza ha cambiato aspetto 
 
 di ADRIANO CIOCI



BASTIA – La vecchia fontana non c’è più e adesso si annuncia una petizione popolare. Da parte dei cittadini di Ospedalicchio, indignati a causa della cancellazione di un simbolo: la fontana di piazza Bruno Buozzi, il centro nevralgico della frazione. La vicenda è recente: poco meno di due mesi fa, in concomitanza con la riapertura della chiesa parrocchiale, danneggiata dal sisma, si dà il via alla risistemazione della piazza. Le ruspe raschiano il vecchio asfalto per stenderne del nuovo.
Ma sotto i colpi della “civiltà” finisce anche la fontana, anziana di mezzo secolo, non particolarmente bella, ma luogo ideale al centro del paese. Soprattutto nelle sere d’estate sul suo bordo ci si ritrovava per dialogare, giovani e meno giovani insieme, a tramandare la storia di una comunità.
Ora sulla piazza è difficile persino il passaggio a piedi, perché tutta l’area è diventata un parcheggio e la sosta è dichiaratamente selvaggia. Gli stessi cittadini, presi di sorpresa dalla repentina decisione del Comune, reagiscono.
«E’ stato distrutto un simbolo – dichiara Paola Gualfetti, portavoce di un nutrito numero di abitanti – La fontana era al centro di un quadrilatero di caseggiati che rispondono all’antico perimetro del castello».
Cosa nascerà al posto della fontana? Il sindaco Bogliari ci ha risposto: «Sarà compito della prossima amministrazione. La piazza di Ospedalicchio, di forma rettangolare, è la più bella piazza di Bastia, abbiamo fatto un primo intervento, poi verrà una seconda fase che comprenderà anche la ripavimentazione, ma abbiamo chiarito in assemblee con i cittadini che non poteva essere fatta da questa amministrazione». Bogliari aggiunge però che a suo giudizio «la fontana era un elemento circolare inserito negli anni Settanta, non era una fontana era un rudere, in futuro bisognerà fare una sistemazione complessiva della piazza».
Certo è che in un periodo in cui si parla di recupero del centro storico del capoluogo o dell’avanzare di altri progetti, come quello di riqualificazione della piazza di Bastiola, assistere a questa battuta d’arresto potrebbe risultare avvilente.
«Abito qui dal 1976 – spiega l’insegnante Maria Antonietta Benni Tazzi – la fontana forse non era tanto bella, ma era caratteristica, era un punto di aggregazione, la gente si sedeva sul bordo e con la bella stagione diventava un posto per incontrarsi e chiacchierare, ora al posto della fontana c’è un parcheggio per auto». E aggiunge: «La vicenda è stata vissuta da molti come un dispetto a chi abita qui, ora diventerà una gatta da pelare per la prossima amministrazione». E il signor Giovanni commenta: «Qualcuno voleva per forza fare spazio ad un parcheggio per le automobili».
«La fontana – incalza la Gualfetti – era un segno connotativo e serviva da deterrente al parcheggio invasivo. C’è un nascente comitato che si adopererà per richiedere il ripristino e la valorizzazione della piazza».
Fatto è che i cittadini ancora ogni mattina si chiedono cosa sorgerà al posto della fontana. Per adesso ci sono solo posti auto, tra l’altro nemmeno delimitati dalla segnaletica orizzontale.

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