ASSISI MENTRE IL TERZO POLO PRESENTA IL SUO CANDIDATO ‘BOTTE DA ORBI’ nel centrodestra. Non si placa infatti la polemica fra Giorgio Bartolini e Claudio Ricci sui fondi raccolti dal Comune per il terremoto d’Abruzzo. Bartolini che, dopodomani, verrà indicato ufficialmente quale candidato del terzo polo; oggi intanto la presentazione delle liste che sostengono Claudio Ricci. In grande agitazione i centristi: Antonio Lunghi, Francesco Mignani e Stefano Apostolico continuano la loro battaglia, ma l’Udc nazionale e regionale va per un’altra strada.
«Non voglio essere preso in giro al pari dei cittadini di Assisi — rilancia Bartolini —. Il sindaco non ha mai inviato ai terremotati dell’Abruzzo i soldi offerti al comune da associazioni e persone animate da solidarietà per l’emergenza terremoto nel 2009. Ricci riferisca con lealtà, l’importo sottoscritto, chi degli amministratori ai quali aveva sollecitato il contributo lo ha fatto, e perché questi soldi destinati all’emergenza dei terremotati non sono stati versati e quindi non hanno raggiunto lo scopo». Lunedì i tre responsabili regionali Binetti (Udc) Zaffini (Fli) De Zolt (Api) presenteranno la squadra del nuovo polo per l’Italia che sosterrà la candidatura sindaco di Bartolini. Nel frattempo il coordinamento locale del nuovo polo (Leonardo Martinelli, Giovanni Raspa, Annalisa Tardioli per l’Udc, Marco Rosatelli, Lucia Cipriani, Andrea Pennaforti per il Fli, Cristina Calcagni e Ivano Saitta per l’Api) ha definito le linee guida del progetto terzo polista, commissioni e gruppi di lavoro. Ma Tonino Lunghi, Francesco Mignani e Stefano Apostolico rivendicano il loro ruolo politico. «Siamo stati democraticamente eletti nel 2006 nelle liste dell’Udc di Assisi pertanto siamo gli unici legittimati a rappresentare il partito sul territorio. Il nostro intervento vuol chiarire la situazione dell’Udc di Assisi che vede alcuni personaggi rilasciare dichiarazioni in nome del partito senza averne alcun titolo. Per questo intendiamo convocare l’assemblea congressuale per eleggere il segretario comunale, approvare le linee programmatiche e porrà fine all’esercizio arbitrario di un diritto di rappresentanza fin ora calpestato da chi non ha alcun titolo a rilasciare dichiarazioni in nome dell’Udc. Ci opporremo fermamente e con ogni mezzo a manovre illiberali e antidemocratiche ‘di palazzo’ tipiche dei regimi totalitaristi, ben rappresentate da chi rilascia dichiarazioni inopportune e illegittime».
Maurizio Baglioni
Nazione-2011-02-19-Pag15
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