Bastia

Foligno, Zuccarini bis A Bastia vince Pecci

LE SFIDE

Il centrodestra tiene Orvieto con Roberta Tardani, a Gubbio c’è Fiorucci Nella città del fiume Topino, il campo largo di Masciotti battuto per 27 voti


PERUGIA Ventisette. Sono i voti che hanno portato alla vittoria del ballottaggio a Foligno Stefano Zuccarini (centrodestra) riconfermato primo cittadino. Zuccarini ha vinto con il 50.06% corrispondenti a 12.135 voti contro il 49.94% di Mauro Masciotti (centrosinistra) che ha raccolto 12.108 voti. «È stata una vittoria di misura – ha commentato Zuccarini – e non mi aspettavo una forbice così ristretta. La vittoria, però, è una sola. Il risultato ci dice che dobbiamo lavorare per ricucire una città che, stando all’esito del voto, è divisa». «Prendiamo atto – ha detto a caldo Masciotti – del risultato. L’esito di questa tornata elettorale, però, ci dice una cosa: il lavoro di squadra finalizzato ad unire Foligno che abbiamo avviato appena tre mesi fa ci dice che ci avevamo visto giusto. Dico solo che valuteremo ogni tipo di percorso e quando tutto sarà definito daremo le relative informazioni». Il riferimento di Masciotti è ovviamente legato all’attesa dell’ufficialità dei dati con il conteggio si verbali e registri di ogni sezione. Il nuovo consiglio comunale avrà tra i consiglieri di maggioranza, oltre al sindaco, sei rappresentanti di Fratelli d’Italia, tre della Lega, tre di Forza Italia, due della lista “Stefano Zuccarini Sindaco” e uno per Più in Alto. All’opposizione ci saranno, insieme a Mauro Masciotti, quattro consiglieri del Pd, uno di Foligno Domani, uno di Foligno in Comune, uno del M5S, uno di Patto x Foligno
QUI GUBBIO
Le chiavi della città sono in mano a Vittorio Fiorucci, che ha vinto il ballottaggio con Rocco Girlanda ed è il successore di Filippo Mario Stirati uscito di scena dopo dieci anni. Il candidato del centrodestra ha ottenuto 7.260 voti pari al 55,26 per cento, rispetto a 5.877 preferenze per il 44,74 del rivale. Per la prima volta la città cambia colore dopo 78 anni. «Provo tantissima emozione – ha detto il neo eletto -, ha ripagato il profilo basso. Ora il primo passo sarà comporre la giunta. Mi hanno scelto per la figura e per come abbiamo lavorato in campagna elettorale. Non possiamo fermare il Cero in corsa. Complimenti a Rocco che si è battuto fino all’ultimo». Girlanda ha spiegato che «hanno vinto i partiti del centrodestra». Fiorucci partiva da 682 voti di vantaggio. L’affluenza nei 32 seggi è stata del 53,43 per cento (54,82 nel 2019 e 68,61 del primo turno). Prime indiscrezioni sulla Giunta Fiorucci: Filippo Farneti al bilancio e Nancy Latini al turismo. Il nuovo consiglio comunale: con Fiorucci ci sono Gubbio Civica con sette, Fratelli d’Italia con quattro, Lega con due, Forza Italia con due, mentre resta fuori Club Millenials. La minoranza vedrà Girlanda, insieme ai candidati a sindaco del centrosinistra esclusi dal ballottaggio Alessia Tasso e Leonardo Nafissi, più un consigliere di Gubbio Democratica, uno di Rinascimento Eugubino, uno dei Liberi e Democratici, uno del Pd, due di Gubbio Città Futura.
QUI BASTIA
Erigo Pecci è il nuovo sindaco di Bastia Umbra. Il candidato della coalizione civico-progressista ha ottenuto il 51,19 per cento dei voti (4.837) e l’ha spuntata sulla sindaca uscente Paola Lungarotti, sostenuta dal centrodestra unito, che si è fermata al 48,81 per cento (4.612 voti). Erigo Pecci al primo turno ha ottenuto il 42,13 per cento, mentre Lungarotti il 38,06 per cento. Non è bastato alla sindaca uscente l’accordo raggiunto, prima del ballottaggio, con Catia Degli Esposti, l’altra esponente di centrodestra giunta terza con il 17,61 per cento dei voti. Il centrosinistra riconquista così il Comune dopo 15 anni. «Non sono riusciti a fermarci – ha dichiarato Pecci a caldo – dopo un percorso lungo e condiviso. Ci impegneremo con tutta la forza e l’energia che abbiamo per dare un futuro nuovo a Bastia. È stata una campagna elettorale faticosissima. Questa è la vittoria di un gruppo, non di una singola persona». La maggioranza che sostiene il nuovo sindaco sarà rappresentata in consiglio da Ramona Furiani, Alessandro Barbanera, Luisa Fatigoni, Luca Ciuchicchi (Partito democratico), Stefano Lombardi, Claudio Boccali, Elisa Zocchetti (lista civica Pecci sindaco – Uniti per Bastia), Marcello Rosignoli (Movimento 5 stelle), Paolo Tombolesi (Alleanza Verdi Sinistra) e Paolo Ansideri (Progetto Bastia). Per la minoranza entreranno in consiglio invece Giulio Provvidenza (lista civica Lungarotti sindaco), Stefano Santoni, Francesca Sforna (Fratelli d’Italia), Fabrizio Raspa (lista civica per Bastia) e le due candidate a sindaca non elette Paola Lungarotti e Catia Degli Esposti.
QUI ORVIETO
Arrivano i risultati dell’ultima sezione scrutinata e Roberta Tardani, che ha riunito tutti a casa sua, si abbandona a un urlo liberatorio e poi all’emozione: con 4.879, voti pari al 50,85 per cento di preferenze si conferma sindaca di Orvieto. Per una manciata di consensi di vantaggio (164), ha la meglio su Stefano Biagioli del centrosinistra che si ferma al 49,15 per cento con 4.715 voti. Il centrodestra compie dunque un’impresa per Orvieto. Erano infatti una ventina d’anni che il sindaco uscente non veniva riconfermato al secondo turno. L’ultimo era stato Stefano Cimicchi alla fine degli anni ’90. Tra la necessità di cambiare, sostenuta da Biagioli, e quella della stabilità per portare a conclusione i progetti avviati, ha prevalso quest’ultima. Al ballottaggio, nonostante un calo dell’affluenza di 9,5 punti percentuali rispetto a quindici giorni fa, la sindaca uscente mantiene sostanzialmente i voti del primo turno mentre Biagioli incrementa di circa 1500 consensi il risultato (3.211 voti al primo turno). Con molta probabilità su di lui sono confluite le preferenze dell’elettorato dei civici, nonostante i due candidati Palazzetti e Conticelli non abbiano dato indicazioni di voto. Non bastano però a effettuare il sorpasso. Il leader della Lega Matteo Salvini ha espresso soddisfazione per i successi di Foligno, Orvieto e Gubbio.
(Servizi a cura di Massimo Boccucci, Massimiliano Camilletti, Giovanni Camirri e Monica Di Lecce)

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