Sono state scoperte e denunciate. Nei guai anche una donna che era in città nonostante il divieto di tornarci per 3 anni

BASTIA UMBRA Si sono finte volontarie di un’associazione benefica per chiedere fondi e invece le due donne – una 18enne e una 33enne, entrambe di origine romena, già note alle forze dell’ordine e
provenienti dal Veneto – erano intente a una attività di accattonaggio e per questo, scoperte, sono state denunciate. Le due, per aumentare la loro credibilità verso gli avventori e dare una parvenza di veridicità, si erano dotate anche di apposite cartelline contenenti documentazione varia per sostenere la falsa raccolta di denaro, sono state scoperte durante servizi di controllo nelle vicinanze del Centro Fieristico Maschiella di Bastia Umbra, in occasione dello svolgimento della manifestazione Agriumbria. Un ’altra donna, 33enne di origine polacca, è stata invece denunciata perché, controllata nell’area espositiva di Umbriafiere, nonostante fosse colpita dalla misura di prevenzione personale del foglio di via obbligatorio con il divieto di far ritorno a Bastia per tre anni, ma era appunto in città. La donna, alla vista dei militari, ha tentato immediatamente di dileguarsi tra la folla ma, grazie anche al supporto fornito dal personale addetto ai servizi di sicurezza posto a disposizione dagli organizzatori dell’evento, in breve è stata rintracciata e, dopo le procedure del caso finalizzate a chiarire la sua posizione, è stata allontanata dall’area espositiva.
In tutti e tre i casi le denunce sono arrivate grazie ai mirati servizi di controllo effettuati dai Carabinieri della Stazione di Bastia Umbra, con l’ausilio dei militari della Compagnia di Assisi.
F.P.

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