Truffate decine di tabaccherie

Arrestata bastiola
BASTIA UMBRA – Faceva finta di svenire, perdendo i sensi, per non pagare le ricariche della sua scheda Postepay. Una pratica portata avanti per una decina di volte, che le ha fatto “guadagnare” circa 20mila euro. Ma ieri per R.M., una bastiola di 44 anni, è scattato l’arresto. La donna si trova ai domiciliari dopo la notifica del provvedimento da parte della polizia postale, su ordinanza del gip Giangamboni. Tante le truffe che la donna è riuscita a portare avanti dal mese di gennaio, tutte a danni di tabaccai che si trovano nella provincia.

 A Foligno, Bastia Umbra e Perugia i “colpi” più importanti. La dinamica, quasi seguisse un copione, era sempre la stessa: la donna chiedeva al tabaccaio di ricaricare la sua carta Poste pay per un importo quasi sempre pari a mille euro. Una volta eseguita la ricarica, la bastiola pagava con assegni rubati oppure simulava un malore in seguito al presunto furto del suo portafogli, del quale fingeva di accorgersi proprio al momento del pagamento della ricarica. Una truffa certamente ben architettata, che per almeno una decina di volte ha consentito alla donna di allontanarsi indisturbata dalle ricevitorie, col “bottino” nella carta. Poi, però, più di un tabaccaio ha iniziato a insospettirsi, finchè il gestore di una ricevitoria, immediatamente dopo la “messa in scena”, ha chiesto alla donna un documento di identità. L’ufficio della polizia postale, in seguito alla segnalazione del nominativo, ha così iniziato a pedinare e controllare tutti i movimenti della donna, riuscendo a coglierla in flagranza di reato proprio mentre stava tentando di compiere l’ennesima truffa, stavolta ai danni dell’ignaro gestore di una ricevitoria di Centova, nell’immediata periferia perugina. Ieri l’epilogo della vicenda: la bastiola è stata messa agli arresti domiciliari.

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