Il generale: “Regione partita lentamente ma come un maratoneta sta portando a casa il risultato. Target centrati sugli over 70 in su”
di Francesca Marruco
PERUGIA “L’Umbria ha messo in sicurezza gran parte di quelli che doveva mettere in sicurezza”. Parola del generale, Francesco Paolo Figliuolo, che ieri ha fatto tappa nel cuore verde passando ai raggi x il modo in cui si sta attuando
il piano vaccinale nazionale. “Se L’Umbria fosse un atleta” ha spiegato il commissario all’uscita dalla visita del centro fiere di Bastia Umbra convertito ad hub vaccinale, “sarebbe un maratoneta. Perché qui non si devono
fare i 100 metri. L’Umbria, come altre regioni, è partita piano anche perché il piano all’inizio non era chiaro. Dopo è stato chiarito su chi si doveva andare a battere e l’Umbria, come il maratoneta porta a casa il risultato, perché poi i bilanci e i risultati si vedono alla fine. Ma dobbiamo tenere l’obiettivo fisso su chi ancora manca all’appello dei cittadini anziani e fragili, perché sparare nel mucchio è facilissimo: prendiamo i 30enni e vengono di corsa ma il risultato si vede sia sui numeri che sulla qualità”. La governatrice, Donatella Tesei, incassa la promozione e, a favore di telecamera a sua volta annuncia che, d’intesa col generale Figliuolo e il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, pure lui in visita in Umbria, che prederà a breve il via di una “campagna di vaccinazione di massa dedicata alla popolazione residente nella zona del cratere sismico. Persone che hanno già sofferto molto”. Questo non è stato l’unico annuncio della mattinata. Figliuolo ha infatti dichiarato che l’Umbria arriverà a 50-52 mila somministrazioni a settimana con l’invio di 2-3 mila dosi in più al giorno. Il generale ha spiegato che “anche se l’Umbria si dice in grado di fare 20 mila somministrazioni quotidiane, semplicemente non può. Deve regolarsi. Potremo fornire 2-3 mila dosi in più al giorno, per arrivare a 50-52 mila a settimana, ma non si può pensare di fare 20 mila per 7. Va evitata la rincorsa a chiedere più dosi. L’ho detto anche prima in seduta ristretta” ha concluso il generale che ha rimarcato come in pochi mesi la sua struttura insieme al governo abbia portato quantitativi prima impensabili di vaccini. Prima della visita a Bastia il commissario era stato accolto a Palazzo Donini dove ha avuto una incontro con la task force vaccinale, alla presenza, tra gli altri, degli assessori alla sanità, Luca Coletto, alla protezione civile, Enrico Melasecche, e del commissario all’emergenza in Umbria, Massimo D’Angelo. In quella sede Figliuolo si è complimentato con la struttura per il raggiungimento del 44 % del target stabilito. “L’Umbria -ha spiegato il generale alla stampa – è sul target degli over 80, a livello nazionale sopra il 90 %, sul target per gli over 70, con il superamento dell’80% e sui fragili è quasi al massimo. Mentre sugli over 60 dobbiamo tutti crescere, a livello nazionale, perché siamo di media al 62 %”. Per questo il generale ha parlato di chiamata attiva, lodando anche i tre team dell’esercito che affiancano quelli sanitari per portare i vaccini anche di casa in casa nelle campagne umbre. Figliuolo parla anche del meccanismo umbro delle pre-adesioni: “Le organizzazioni – ha detto – vanno testate, ne parlavo con il commissario regionale D’Angelo che mi diceva di aver basato il tutto sulla flessibilità. Questa è la risposta più giusta”. La mezza giornata umbra del generale, iniziata alla 10 a Palazzo Donini è proseguita al centro Fiere di Bastia Umbra, poi all’ospedale di Perugia per l’inaugurazione del modular hospital. Prima di lasciare il Santa Maria della Misericordia il saluto ai militari dell’ospedale da campo in via di smobilitazione e poi la visita al centro vaccinale di Cucinelli.
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