FI: «La sinistra non sa amministrare neanche le poltrone»

BASTIA UMBRA – “Ciò che sta avvenendo nella nostra città in questi giorni, dimostra perché la sinistra non ha saputo dare ai cittadini quelle risposte che si aspettavano da una amministrazione attenta allo sviluppo della comunità”. Comincia così una lunga nota stampa di Forza Italia inviata al nostro giornale, di cui, per ovvi motivi di spazio, riportiamo i punti più salienti. “Lo scontro – prosegue il comunicato – a cui abbiamo assistito all’interno dei Ds che inevitabilmente avrà una replica all’interno della coalizione di sinistra, sono la chiara dimostrazione che la lotta si sta svolgendo per le poltrone. Una città come Bastia non può più permettersi di assistere inerme a questa lotta di potere che ha ingessato la città facendole subire a pieno la negatività della crisi economica mondiale. Per entrare nel dettaglio, basta guardare le condizioni in cui si trova la zona industriale dove si è prestata attenzione solo a dare la possibilità di edificare trascurando le necessità degli abitanti della zona che da tempo stanno rivendicando maggiore attenzione. Su questo argomento l’íng. Stefano Rubellini che farà parte della lista di FI e che in quella zona ci abita fa presente che “Fino ad un decennio fa, o poco più, la zona industriale dava lavoro a quasi tutta la comunità, il benessere economico veniva, in buona parte, da questa zona, che era un po’ il fiore all’occhiello della città. (…) A questo periodo, però è seguito il nulla: Illuminazione mancante, lampioni oramai in disuso da molti anni, mancanza di cartellonistica stradale adeguata, strade impraticabili piene di buche simili a quelle di un paese del terzo mondo e poi ancora… la mancanza di fogne. (…)Sono anni che gli abitanti della zona chiedono all’amministrazione comunale di intervenire in maniera adeguata sulla questione nomadi, di potenziare la capacità stradale, senza che si facciano solo rattoppi, ed infine di poter creare un ambito sociale, come nel resto della città, dove i cittadini possano incontrarsi per parlare, confrontarsi e per discutere i propri problemi. Innumerevoli volte sono state fatte promesse, poi mai mantenute, specie durante i periodi delle votazioni, per gettare fumo negli occhi, poi passata la bufera…”.