Il prestigioso riconoscimento letterario sarà assegnato da giurie internazionali


MASSIMO OPHINEIM
Bastia Umbra
Se si dovesse parlare di scommesse, ve n’è una che sa di “sogno”: quella che ha accompagnato per dieci anni i promotori ed i sostenitori del premio Fenice-Europa. Dal 1998, epoca della prima edizione (svolta proprio a Bastia Umbra), la manifestazione letteraria ha iniziato un percorso suggestivo e difficile in cui vari elementi (contribuire al mantenimento della nostra lingua in Italia e all’estero, circolarità del libro, aggregazione di gruppi di lettori italiani e stranieri) potevano essere saldati tra di loro ed animati solo al prezzo di un impegno fuori dal comune. “Oggi – ricorda Adriano Cioci, ideatoire e direttore del premio – sono diciannove i Paesi coinvolti. Durante l’assegnazione, prevista presso il centro fieristico regionale di Bastia Umbra, sono previsti anche collegamenti in diretta telefonica con l’estero”. “Gli italiani – ricorda Cioci – leggono poco ma la nostra lingua sta facendo passi da gigante. Siamo al quinto posto su internet e sempre più stranieri studiano l’italiano. La prima edizione della manifestazione aveva 250 lettori, ora siamo arrivati ad 800 che vanno dalla base italo-francese del Polo Sud a Bastia Umbra. 18mila chilometri di distanza”. “E in tutti questi anni i volontari dell’associazione culturale “Bastia Umbra: città d’Europa” si sono alimentati del loro stesso entusiasmo, trasmettendolo, con il tempo, ad un numero ragguardevole di singole persone, associazioni ed istituzioni. Da un lato si è scelta l’Umbria, per condurre in porto la manifestazione finale e far conoscere le attrattive turistiche ed ambientali della regione, dall’altra vi è stata una crescita costante nel coinvolgere i lettori (italiani e non) di tutto il mondo”.
“In questi anni – ricorda Cioci – la “bandierina” del Fenice-Europa è stata piantata prima nel nostro continente, quindi ha raggiunto le Americhe e l’Oceania (grazie alla sensibilità dell’Arulef), guardando poi all’Africa e all’Asia. Eppure, qualcosa mancava. Così è balenata l’idea di far giungere i nostri romanzi ai confini del mondo, in Antartide, dove alcuni scienziati della base italo-francese Concordia svolgono importanti ricerche. Adesso, al primo giro di boa – i dieci anni di attività – l’impresa principale è quella di riuscire a mantenere queste piccole “conquiste””. Alla edizione 2007 hanno partecipato settantasei romanzi editi nell’ultimo anno e scritti in lingua italiana.
La Giuria Tecnica ha scelto tre vincitori: Luca Bandini, Controllo assoluto (Marsilio), Giovanni D’Alessandro, La puttana del tedesco (Rizzoli), Laura Facchi, Dietro il tuo silenzio (Mondadori). I tre volumi sono stati consegnati per la lettura, nel mese di maggio, ai componenti della grande giuria popolare composta da 800 membri. La votazione verrà resa pubblica sabato prossimo durante la cerimonia finale del Fenice-Europa. Solo in quel momento si conoscerà il nome del supervincitore del “Romanzo Italiano per il Mondo”. La sezione speciale “Claudia Malizia”, ispirata all’amore per la vita, premierà quest’anno Mauro Caporiccio, autore del romanzo Il figlio della Luna, edito da Il Saggiatore-Rai Eri. Nell’occasione del decennale, il Premio ha voluto esprimere riconoscenza ad una scrittrice italiana residente all’estero: la scelta è caduta su Simonetta Agnello Hornby. C’è attesa, dunque, per l’esito che scaturirà dalle schede di votazione.
Un’attesa che si ripropone, suggestiva e avvincente, come ogni anno: Giuseppe Pederiali, con il suo L’amica italiana, si impose nel ’98 su Raffaele Nigro e Giampaolo Rugarli; Roberto Cotroneo, con L’età perfetta, superò nel ’99 Paolo Maurensig e Luisa Adorno; Younis Tawfik, con La straniera, vinse nel 2000 su Giorgio Van Straten ed Enrico Palandri; Lia Viola Catalano, con il suo Malanascenza si impose d’un soffio, nel 2001, su Valerio Massimo Manfredi e Gino Montesanto; Carmine Abate, con Tra due mari, si aggiudicò nel 2002 il super premio davanti a Lia Levi e Cristina Comencini.
Nel 2003 vinse Piero Degli Antoni, con La verità è un’altra, davanti a Luca Goldoni e Carlo Castellaneta, nel 2004 Antonia Arslan con La masseria delle allodole, superando Gian Mario Villalta e Curzia Ferrari, nel 2005 Michele Giuttari con La loggia degli innocenti, davanti a Rocco Carbone e Bijan Zarmandili, nel 2006, infine, Cinzia Tani, con L’insonne, davanti a Pino Cacucci e Cristiano Cavina.
Per conoscere il vincitore di questa edizione dunque appuntamento per la cerimonia finale presso il Centro Fieristico Regionale di Bastia Umbra. Ospite Paola Saluzzi.



Collegamento in diretta con l’Antartide


BASTIA – Un piccolissimo gruppo tra gli 800 lettori popolari del Premio Fenice-Europa è in Antartide. Con loro Adriano Cioci si collegherà in diretta via satellite sabata durante la finale del Premio. Si tratta di una parte dei componenti di una spedizione della base italo-francese Concordia, un medico, un ingegnere e un informatico.
Resteranno nel continente dei ghiacci per dodici mesi. Hanno ricevuto i volumi vincitori dell’edizione 2007 via internet e ne hanno letto i testi attraverso lo schermo del computer. Il coinvolgimento dei tre lettori del Polo Sud – il Fenice Europa è stato il primo nel mondo ad aver raggiunto questo obiettivo – è stato possibile grazie alla sensibilità della direzione del Consorzio per l’attuazione del Programma Nazionale Ricerche in Antartide (PNRA S.C.r.l.) formato dai quattro enti ENEA, CNR, INGV e OGS.
I protagonisti sono Pietro Di Felice, 34 anni, romano, ingegnere. Beppe Soriani, medico responsabile della salute di tutti i componenti dell’equipe. Federico Miliacca, 30 anni, di Terni, che partecipa alla spedizione invernale in Antartide come informatico. Prima di affrontare questa esperienza era un libero professionista.


Un ponte con i nostri emigrati


“Il Fenice-Europa è un premio itinerante. Lo definirei il Premio Letterario dell’Umbria in quanto è riuscito a coinvolgere, nel corso degli anni, un numero considerevole di comuni, gruppi ed associazioni.
Tra i suoi elementi di ricchezza va ricordata la promozione del territorio, perché contribuisce a far conoscere le attrattive turistiche della nostra regione, specie in occasione della manifestazione finale. Il ritornare a Bastia, oltre che un omaggio al decennale, dovrà essere recepito come importante evento inserito all’interno di una serie di attività culturali che il Comune di Bastia sta organizzando. Il Premio, per molti aspetti, non ha eguali, basti considerare il numero imponente di giurati popolari distribuiti in tutto il mondo. Questa attività ha la forza di creare un legame ancora più stretto con i nostri connazionali all’estero. Tale iniziativa, meritevole di grande attenzione, colloca la città di Bastia all’interno di un ambito regionale e nazionale di tutto riguardo.
Non è da sottovalutare, inoltre, che tutto questo è frutto di un gruppo di volontari, legati dall’Associazione Culturale “Bastia Umbra: città d’Europa” – organizzatrice del Premio – che impegnano il loro tempo libero e le loro idee nel fare cultura”.


FRANCESCO LOMBARDI
(Sindaco di Bastia Umbra)

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