Il premio letterario della nona edizione assegnato a “L’insonne” di Cinzia Tani


Più di 1000 persone hanno affollato il piccolo paese dello Spoletino



FRANCESCO CASTELLINI


MONTELEONE DI SPOLETO – Il premio letterario “Fenice-Europa”, nella sua nona edizione, quest’anno è stato assegnato al libro “L’insonne”, di Cinzia Tani. Il prestigioso riconoscimento attribuito da una giuria popolare di seicentocinquanta giurati, che hanno letto le opere in concorso e che hanno riconosciuto nell’opera di Cinzia Tani il romanzo più godibile e bello.
Lo scenario che ha fatto da sfondo al premio è stato Monteleone di Spoleto. La sua piazza medioevale era letteralmente affollata di gente, e già questo è un evento che si può definire straordinario. Non è davvero facile di questi tempi richiamare le folle con la poesia e la letteratura.
A contendesi il prestigioso riconoscimento di “Romanzo italiano per il mondo”, erano tre finalisti, Pino Cacucci, Cristiano Cavina e Cinzia Tani. Ospite d’onore della serata la bellissima attrice Eleonora Brigliadori. A fare da padrone di casa l’ideatore di questo premio, Adriano Cioci, che ha condotto la finalissima del premio.
Si è concluso così in bellezza il percorso, “un po’ affannoso”, come l’ha definito lo stesso Cioci, anima e organizzatore di questa manifestazione letteraria che ha l’intento di contribuire al mantenimento e al rilancio della nostra lingua. Le opere che si contendevano il premio erano: il romanzo “Nahui”, edito Feltrinelli di Pino Cacucci; “Nel paese di Tolintesàc”, edito Marcos y Marcos, di Cristiano Cavina e “L’insonne”, edito Mondatori di Cinzia Tani. I lavori sono stati scelti tra settanta opere partecipanti da una giuria tecnica composta da: Luca Desiato, Giuseppe Pederiali, Claudio Toscani e Adriano Cioci. Ma poi a decidere il “supervincitore” sono stati direttamente seicento-cinquanta lettori, una “giuria democratica” l’ha definita il presidente del Consiglio regionale Mauro Tippolotti, presente alla serata di Monteleone. A dare il loro parere libero sono lettori di tutte le classi sociali, umbri che vivono all’estero, ma anche detenuti del carcere di Perugia, Terni, Spoleto e Orvieto. “La Regione – ha voluto ribadire Tippolotti presente alla conferenza stampa che ha anticipato la serata – segue con interesse e attenzione il premio “Fenice-Europa”, proprio per la sua formula particolare e per la qualità alta della manifestazione”. Alla manifestazione ha voluto presenziare anche l’assessore alla Cultura della Provincia di Perugia Pierluigi Neri che ha avuto parole di elogio per l’iniziativa. Soddisfatto il sindaco di Monteleone Nando Durastanti che ha ricordato come la cultura sia un valido e prestigioso viatico per scoprire il territorio. “Il nostro Comune – ha detto Durastanti – segue da diversi anni il premio letterario “Fenice-Europa” e siamo contenti del fatto che quest’anno ospitiamo la fase conclusiva della manifestazione”. “Per raggiungere questo traguardo – ha ricordato il sindaco – abbiamo avuto bisogno del sostegno e della collaborazione di istituzioni, associazioni e privati, convinti di giocare una buona carta sotto il profilo della ulteriore valorizzazione di Monteleone di Spoleto, terra di confine, estremo baluardo della regione Umbria, ma anche località ricca di cultura e di storia”. E’ stato ricordato che questa formula coinvolgente coniata dai volontari dell’associazione culturale “Bastia Umbra: città d’Europa”, prevede ogni anno che la cerimonia finale venga allestita in un diverso comune dell’Umbria per rendere la manifestazione ancora più vicina al pubblico dei lettori-giudici dislocati in varie regioni. Alcuni referenti dei gruppi all’estero sono raggiunti in diretta telefonica durante la manifestazione stessa grazie all’apporto dell’Arulef.
All’autore del romanzo più votato sono andati 2.500 euro (somma messa a disposizione dal Comune di Monteleone di Spoleto), agli altri due sono stati assegnati 1.500 euro (Comune di Bastia Umbra e Nizzi spa di Assisi).
Presente alla serata finale anche Rula Jebrealm vincitrice della sezione “Claudia Malizia” del Fenice-Europa alla quale aveva partecipato con il romanzo “La sposa di Assuan”, edito da Rizzoli. A decretarlo è stata la giuria tecnica composta da: Younis Tawfik, Maria Giovanna Elmi, Lia Viola Catalano e Rizia Guarnieri. La sezione è ispirata al messaggio di Claudia, una giovane di Bastia Umbra prematuramente scomparsa: “Vivere è bello… io amo la vita” – diceva, lottando contro un male atroce che l’ha strappata a quella esistenza che rispettava e amava.

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