L’indagine A Umbriafiere
BASTIA UMBRA – La spesa per arredare la casa è destinata a crescere nei prossimi dodici mesi. Un segnale positivo che emerge dalla ricerca condotta da Federmobili Perugia tra i visitatori di Expo Casa, il Salone nazionale dedicato all’edilizia e all’arredamento in corso fino a domani a Umbrifiere di Bastia Umbria. In particolare, il 78% degli intervistati ha manifestato l’intenzione di acquistare mobili, con una spesa, per il 43%, compresa da mille a 5mila euro. Dalla ricerca di Federmobili, che nel Perugino raccoglie circa 120 associati, giungono inoltre nuove indicazioni rispetto alle scelte e ai gusti. Gli umbri sono più attenti alla qualità dei prodotti (85%) e al prezzo (42%). Nella ricerca dell’arredamento a prevalere è la cucina (43%), seguita dal salotto (40%), dal soggiorno (35%) dalla camera da letto (33%). Oggi e domani, ultimi due giorni per visitare i sei padiglioni espositivi, aperti dalle 10 alle 21.
n La ricerca: Umbrifiere, indotto di oltre 34 milioni di euro. “Il polo fieristico, con un indotto stimato sulla provincia di Perugia nel 2008 di oltre 34 milioni di Euro, rappresenta un attore di rilievo e potenzialmente in grado di ricoprire un ruolo ancora maggiore per l’economia locale”. E’ quanto svela un’indagine coordinata dal prof. Luca Ferrucci e condotta da un gruppo di ricerca del Dipartimento di discipline giuridiche e aziendali dell’Università di Perugia con l’obiettivo di valutare l’impatto economico che un centro fieristico genera sull’economia locale.
Tra le manifestazioni rilevate, Agriumbria con il 72,3% è la prima in termini di indotto generato dagli utenti. Segue con il 14,2% Assisi Antiquariato. Le altre manifestazioni rilevate, Expocasa (8,7%), Exporegalo (4,2%), Expotecnocom (0,3%) ed Expoelettronica (0,2%) contribuiscono in misura meno rilevante.
Il presidente di Umbriafiere Spa, Lazzaro Bogliari, ha spiegato che la ricerca “rappresenta un momento per analizzare le dinamiche fieristiche, ma anche uno stimolo per migliorare. E’ indubbia – ha concluso – la necessità di maggiori investimenti”.
