Bastia

«Fate piano, vogliamo dormire» Anziano pestato da un giovane entrato nel giardino dell’abitazione

Il 77enne è stato ricoverato in ospedale con prognosi riservata e ferite profonde a testa e volto Identificato l’aggressore ventenne. Il figlio della vittima: «Qui nel fine settimana non si vive più»

BASTIA UMBRA Prognosi riservata per il 77enne aggredito da un giovane che è entrato nel giardino della sua abitazione per poi colpirlo, senza pietà, alla testa e al volto. Identificato dai carabinieri l’aggressote, un 20enne che ha confessato. La vittima ha riportato gravi lesioni, ma per fortuna non è in pericolo di vita, per una serata che si sarebbe potuta trasformare in tragedia come testimonia il tanto sangue rimasto sul luogo della brutale violenza. Il grave fatto, sul quale indagano i carabinieri della Compagnia di Perugia coordinati dal capitano Vittorio Jervolino, si è verificato alle 2.45, in via Enrico Fermi dove la proprietà dell’anziano confina con gli spazi intorno a viale Giontella, zona frequentata da giovani per la presenza di una discoteca. Il 77enne, che stava dormendo, è stato svegliato dagli schiamazzi di alcuni giovani nei pressi della sua casa. Li ha invitati a fare meno chiasso e a rispettare il sonno altrui. Ne è nato un diverbio e uno dei ragazzi ha scavalcato la recinzione e si è avventato sull’anziano colpendolo con brutalità e lasciandolo nel sangue. La moglie ha chiesto aiuto, è intervenuto il figlio della vittima che ha trovato il padre incosciente a terra. L’aggressore è fuggito, non prima di aver minacciato anche il figlio. E’scattato l’allarme, con l’intervento dell’ambulanza del 118 e dei carabinieri che hanno acquisito testimonianze per ricostruire i fatti e risalire all’aggressore, identificato nel pomeriggio e accompagnato in caserma dove alla presenza dell’avvocato ha ammesso le proprie responsabilità. Al vaglio anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’area. Una situazione, quella della presenza di giovani nella zona, senza regole né rispetto per sé e per gli altri, rilanciata in queste ore dai residenti e anche dal figlio della vittima. «Qui, purtroppo, il venerdì, il sabato e la domenica non si vive più – ha detto alla Tgr -. Addirittura entrano dentro casa mia a ridurre in fin di vita mio padre, che ho trovato steso, quasi morto. Invece di divertirsi vanno in giro a uccidere persone come papà». E il sangue a terra dell’uomo richiama quello rimasto in via Giontella il 15 agosto del 2020 quando in una rissa tra giovani ci scappò il morto. Non manca lo scontro politico. «In qualità di consigliere regionale, esprimo la mia più profonda preoccupazione e indignazione per il grave episodio di violenza – dice Stefano Pastorelli -. Nonostante le numerose segnalazioni la polizia municipale non è stata adeguatamente impiegata per prevenire tali episodi. L’amministrazione comunale prenda provvedimenti» 

Maurizio Baglioni

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