Bastia Umbra Un uomo di 77 anni è stato pestato brutalmente Trovato il responsabile: è un ventenne denunciato per lesioni gravi

L’anziano è ricoverato in prognosi riservata con tante fratture al volto: picchiato nel giardino di casa

di Francesca Marruco
BASTIA UMBRA Sul selciato fuori di casa è rimasta una grossa macchia di sangue. A documentare l’efferatezza con cui un anziano di 77 anni è stato picchiato brutalmente da un giovane, solo perché aveva chiesto a lui e ai suoi amici di abbassare il tono della voce e di spostarsi da qualche altra parte perché era notte fonda e voleva riposare. Ma per tutta risposta uno dei ragazzi del gruppetto che stava sostando sotto casa sua, ha scavalcato la rete di recinzione dell’abitazione e lo ha massacrato di botte. Un’aggressione feroce e inspiegabile. Lo ha picchiato con una violenza inaudita, lo dimostrano le troppe e gravi ferite riportate dall’anziano che è ricoverato al Santa Maria della Misericordia di Perugia in prognosi riservata. Il gravissimo pestaggio si è verificato nella notte tra sabato e domenica a Bastia Umbra a una manciata di metri dalla discoteca Country Cafè. In una strada residenziale compresa nella zona tra via Enrico Fermi e viale Giontella in cui gli abitanti stavano semplicemente riposando. Verso le tre di notte però, il 77enne, esasperato dalle grida e dagli schiamazzi ha deciso di uscire di casa, al piano terra della palazzina in cui vive con la moglie e il figlio, e chiedere ai ragazzi di allontanarsi perché, appunto, voleva dormire. Ma la reazione di uno dei giovani è stata da criminale: ha scavalcato la rete attorno al giardino della casa e ha pestato l’anziano. Avrebbe infierito anche quando il poveretto era già caduto a terra in una pozza di sangue. Dalla finestra la moglie dell’anziano ha assistito a tutta la scena: ha visto quel ragazzo colpire il marito infinite volte al volto, finché non lo ha visto cadere a terra e battere la testa temendo il peggio. Sono state le sue urla disperate a svegliare il figlio che dormiva al piano di sopra che è immediatamente uscito di casa per porre fine all’aggressione. “Quando sono sceso giù, mio papà era in una pozza di sangue, steso a terra e quel ragazzo ha minacciato anche me, mi ha detto ce ne sono anche per te”. Un racconto drammatico quello di Gianluca Mazzoli che chiede “sia fatta giustizia per quello che mio padre ha dovuto subire, ha rischiato di morire, se non fossi arrivato io”. Dopo il pestaggio il giovane, e tutti gli altri che erano con lui, sono scappati via correndo. Ma la fuga è durata solo poche ore: nel primo pomeriggio di ieri infatti, i carabinieri della compagnia di Assisi – coordinati dal pm della procura di Perugia di turno, Mario Formisano – lo hanno individuato e, una volta in caserma, interrogato. E’ stato a quel punto che il 20enne, cittadinanza italiana di origini extracomunitarie, qualche precedente di polizia alle spalle, assistito dal suo avvocato, ha confessato. Essendo sfumati i termini per l’arresto in flagranza, il ventenne, residente nella zona di Cannara, è stato denunciato a piede libero per lesioni gravi. La rabbia è comprensibilmente molta: “Non si capisce perché questi ragazzi si comportano così invece di divertirsi per le cose normali, ma qui ogni fine settimana è un continuo via vai non si vive più. Una cosa come quella accaduta – sottolinea il figlio – non può passare inosservata”. L’anziano, soccorso immediatamente dagli operatori sanitari, viste le condizioni molto gravi, è stato trasportato nella notte al Santa Maria della Misericordia di Perugia. Arrivato in codice rosso in pronto soccorso, è stato ricoverato nel reparto di Medicina interna con riserva di prognosi dopo che gli sono state riscontrate diverse fratture al volto. L’aggressore gli ha rotto lo zigomo, il pavimento orbitale, il naso, e la violenta botta quando è caduto a terra gli ha provocato un’emorragia cerebrale. Fino a ieri sera il 77enne, fortunatamente non in pericolo di vita, era ricoverato con riserva di prognosi vista la gravità e la quantità delle ferite riportate.
francesca.marruco @ gruppocorriere.it

Aggressore fermato in poche ore Ha confessato: “Sono stato io”

I carabinieri proseguono ora le indagini per individuare gli altri giovani

Al vaglio dei militari anche le posizioni di tutti i presenti che rischiano di essere denunciati

BASTIA UMBRA Testimonianze e telecamere di videosorveglianza hanno portato i carabinieri -coordinati dal pm della procura di Perugia, Mario Formisano – a individuare il responsabile del brutale pestaggio nel giro di pochissime ore. Ieri pomeriggio infatti, dopo aver passato al setaccio le immagini del vicino Country Cafè e quelle della videosorveglianza delle strade limitrofe a quella in cui è avvenuta l’aggressione, i carabinieri hanno convocato in caserma il giovane che si è presentato insieme al suo avvocato di fiducia. Il ventenne, residente nella zona di Cannara, con cittadinanza italiana e di origini extracomunitarie, nel corso dell’interrogatorio ha confessato tutto. “Sono stato io”, ha detto ai carabinieri, risparmiando riconoscimenti da parte della vittima e dei familiari che lo hanno visto bene in faccia. Il ragazzo, secondo quanto si apprende, è scampato all’arresto solo per la mancanza di flagranza. Al momento gli viene contestata l’accusa di lesioni gravi. I militari della compagnia di Assisi nella notte tra sabato e domenica avevano immediatamente iniziato a parlare con tutti i presenti e avevano subito acquisito i video delle telecamere di videosorveglianza. E proprio in uno di quei frame hanno trovato la traccia giusta per trovare l’aggressore. Non solo telecamere: al vaglio dei militari sono passati ovviamente anche tutti quei nomi, di cui è rimasta traccia, di chi, per la serata di sabato ha prenotato un tavolo nel locale.Tutto materiale che, dopo essere servito per individuare il responsabile del pestaggio, che aveva la priorità assoluta, sarà utile ora anche al rintraccio degli altri ragazzi presenti con lui al momento dell’aggressione. Le indagini infatti non finiscono qui: verrà valutata la posizione di ogni giovane presente e non escluso che anche qualcun altro, a seconda del comportamento tenuto, possa essere denunciato.
Fra. Mar.

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